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Elon Musk festeggia l’addio di Breton: «Buon viaggio». L’ex commissario Ue risponde: «Ti avanzano biglietti per Marte?»

18 Settembre 2024 - 17:51 Filippo di Chio
elon musk thierry breton siparietto social
elon musk thierry breton siparietto social
L'ex commissario al Mercato interno dell'Unione è stato tra i più rigidi regolatori del digitale e del mondo social. Tra i suoi principali obiettivi proprio X

Uno scambio più sardonico che ironico. È quello tra il patron di X (ex Twitter) Elon Musk e l’ultimo commissario europeo al Mercato interno Thierry Breton, che lunedì ha ufficializzato il suo addio dall’esecutivo europeo in polemica con la gestione di Ursula von der Leyen. I due, tra cui non scorre buon sangue visto l’impegno del 69enne francese a regolamentare il settore digitale, si sono risposti a tono proprio sul social di proprietà di Musk. L’imprenditore americano in francese, l’ex commissario in inglese. E tutto parte da un post che diffondeva informazioni false.

Tutto inizia da un post

«Thierry Breton, l’agente dell’Unione europea contro la libertà di parola, si è dimesso con disonore dopo che le sue minacce oltraggiose contro X di Elon Musk gli si sono ritorte contro in maniera spettacolare. Breton, che ha spinto per la censura degli account di personaggi come Trump, ha ora affrontato le conseguenze delle sue tattiche pesanti». Questa è la descrizione di un post che su X raccoglie oltre 100mila visualizzazioni. A corredo del test un’immagine in cui si approfondisce ulteriormente la questione. Breton, secondo quanto scritto, sarebbe stato «forzato a dimettersi dopo aver minacciato Elon Musk, che si era rifiutato di censurare Donald Trump».

Lo scambio tra Musk e Breton

Elon Musk ha commentato il post con un attacco poco velato. E non solo perché scritto in francese. «Bon voyage», è il sospiro di sollievo del proprietario di Tesla. Dopotutto negli ultimi anni tutte le Big Tech e i social media, tra cui X, si erano dovuti scontrare con la rigida volontà del politico parigino di regolamentare quello che definiva «il far west digitale». Figli di questa battaglia sono stati il Digital services act e Digital markets act, due pacchetti normativi all’avanguardia nel settore. Breton ha colto al volo la provocazione: «Merci!», ha ringraziato in francese. Per poi passare all’inglese: «Hai dei biglietti avanzati per Marte? Ho qualche idea per regolamentare da quelle parti». A corredo l’emoji del razzo spaziale, con riferimento all’attività di SpaceX (altra creazione di Musk) per tentare di raggiungere il Pianeta Rosso. Un ulteriore dettaglio. L’account che ha diffuso il post iniziale, “amuse”, si autodescrive con queste parole: “titoli conservatori con un pizzico di satira e di intelligenza artificiale”

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