Cecilia Sala, ora l’Italia alza la voce con l’Iran: «La liberi subito, garantisca sulle condizioni di detenzione»


L’Iran deve rilasciare «immediatamente» Cecilia Sala. Lo ha ribadito il governo italiano a quello degli Ayatollah in una nota verbale consegnata stamattina dall’ambasciatrice a Teheran Paola Amadei. La comunicazione ha incluso anche, in attesa del risultato auspicato, la richiesta «ferma e ripetuta» di «garanzie totali sulle condizioni di detenzione» della reporter 29enne da parte dell’Iran: compresa la possibilità di fornirle generi di conforto e la garanzia che questi le vengano effettivamente consegnati. «I tempi e le modalità di detenzione della cittadina italiana Cecilia Sala saranno una indicazione univoca delle reali intenzioni e dell’atteggiamento del sistema iraniano nei confronti della Repubblica italiana», alza la voce la Farnesina tramite fonti citate dall’Ansa. Lontano dai riflettori, il governo resta impegnato con tutti i canali a disposizione per giungere alla liberazione della giornalista del Foglio e di Chora Media, arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran, dove si trovava con regolare visto di lavoro giornalistico. Detenzione che prosegue nel carcere di Evin da quel giorno in assenza di alcuna chiara accusa – se non quella, fumosissima, di aver «violato le leggi della Repubblica islamica».
L’appello di Mattarella e gli sforzi del governo
Ieri sera, intervenendo a Radio Radicale, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che l’ambasciatrice Amadei «ha già chiesto un altro colloquio con lei e spero che possa esserle concesso in tempi rapidi», ribadendo la determinazione a riportare Sala a casa quanto prima. «Ricordo che non è in
isolamento, ma in una cella singola, in condizioni migliori di quelle in cui stava Alessia Piperno. Stiamo lavorando con grande discrezione a risolvere questo intricatissimo problema, non è facile, ce la stiamo mettendo tutta, siamo in contatto con la famiglia costantemente». Alla giovane giornalista ha rivolto un pensiero anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di fine anno agli italiani, che ha condiviso l’«angoscia» di tutto il Paese per la sua sorte: «Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia», ha sottolineato il capo dello Stato.