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Università di Torino, 67 studenti sotto accusa: «Hanno hackerato il test d’esame sullo Storytelling»

università torino corso storytelling hackeraggio studenti indagati
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Avrebbero usato l'intelligenza artificiale per il test del corso del professor Perissinotto. Ora rischiano molto

All’Università di Torino c’è un’indagine sull’esame del corso di Storytelling del professore-scrittore Alessandro Perissinotto. Perché 67 studenti (su un totale di 200) avrebbero effettuato un hackeraggio e usato l’intelligenza artificiale per truffare. Secondo l’accusa, di cui parla oggi l’edizione torinese del Corriere della Sera, uno o più esterni sarebbero riusciti ad accedere ai computer durante la prova scritta. Compilando i quesiti al posto degli studenti dell’appello di gennaio.

La denuncia e le indagini

«L’ho comunicato nel consiglio di dipartimento di mercoledì. C’è stata una denuncia alla polizia postale e sono in corso le indagini», spiega il direttore di Studi Umanistici Alessandro Mengozzi. Ad Aosta pochi giorni fa era toccato agli studenti delle medie riuscire a violare il registro elettronico. A Torino a tentare di «fregare» il sistema ci hanno provato alcuni universitari iscritti al corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Molti di loro erano immobili durante l’esame e questo ha insospettito il professor Perissinotto. È lui ad aver segnalato l’anomalia agli uffici informatici. I tecnici hanno individuato accessi da remoto da parte di persone estranee all’aula d’esame, che hanno compilato i quesiti al posto dei presenti. Anche se la modalità non sembra essere ancora chiara.

L’accesso al test

Potrebbero aver ricevuto l’accesso al test con gli iscritti tramite le credenziali. O accedendo a un pc da remoto. Oppure sono riusciti a manomettere la piattaforma, alterando l’algoritmo per visualizzare in anticipo le risposte corrette. La prova consisteva in un esame a risposta multipla. 30 domande caricate sulla piattaforma Moodle il giorno dell’appello. Il sistema dovrebbe garantire imparzialità e oggettività. Ma stavolta si è rivelato vulnerabile.

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