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Il prestito da 100mila euro, i debiti di gioco e i conti bloccati dopo il divorzio: la versione di Nainggolan sul suo arresto in Belgio

29 Aprile 2025 - 18:35 Ugo Milano
Nainggolan-arresto-belgio-motivazioni
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Il calciatore ha fornito la sua versione sul coinvolgimento nell’inchiesta legata all’importazione di cocaina dal Sud America in Europa nella puntata di "Bar Goens” sulla tv belga

Radja Nainggolan, ex giocatore di Roma, Inter e Cagliari oggi in forza al KSC Lokeren-Temse, fornisce la sua versione dei fatti sull’arresto avvenuto lo scorso 27 gennaio in Belgio nell’ambito di un’indagine sul traffico internazionale di droga dal Sud America all’Europa. Ospite nella prima puntata di Bar Goens, il nuovo talk show di Eric Goens su VTM, il Ninja ha ribadito come il suo coinvolgimento nell’inchiesta legata sia del tutto «marginale». Il 36enne, rilasciato dopo poche ore dal fermo, ha confidato di aver chiesto 100mila euro a un noto criminale belga, Nasr-Eddine Sekkaki, per far fronte a gravi difficoltà economiche legate a debiti di gioco, ma anche alla chiusura dei conti personali dopo il divorzio dalla moglie. «Non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io. La gente crede a quello che legge sul giornale, ovvero che io sia il perno in un caso di droga. Ma non mi è stata fatta una sola domanda sulla droga durante il mio interrogatorio», racconta Nainggolan. Dichiarazioni, queste, che smentirebbero le prime indiscrezioni secondo cui avrebbe prestato denaro al fratello del boss Ashraf Sekkaki, noto criminale evaso in elicottero dal carcere di Bruges nel 2009 e arrestato in Marocco dove è tuttora detenuto.

Il prestito e l’inchiesta

Nainggolan avrebbe quindi chiesto un prestito a diverse persone, tra cui Sekkaki. Quest’ultimo, stando alla versione dei fatti dell’ex nazionale belga, avrebbe consegnato il denaro in contanti, prelevandolo dal conto della madre. L’ingente somma sarebbe poi stata restituita dall’atleta tramite bonifici bancari, compresi tra 5mila e 30mila euro, spesso mascherati come «investimenti in edilizia». Il caso è esploso quando il nome del calciatore è comparso tra i 15 fermati nell’ambito dell’inchiesta sul traffico internazionale di cocaina dal Sud America. A fine gennaio di quest’anno la polizia aveva sequestrato 2,7 chili di cocaina, due giubbotti antiproiettile e molteplici armi, tra cui tre armi da fuoco. Rinvenuti anche 370.430 euro in contanti oltre a gioielli e orologi di lusso, due dei quali hanno un valore stimato di 360 mila euro ciascuno. Erano stati, inoltre, sequestrati anche un centinaio di monete d’oro per un valore complessivo di 116.522 euro, diversi oggetti di lusso e 14 veicoli. Tra le quali una Smart Brabus grigia in versione deluxe e con targa personalizzata, aveva fatto sapere il quotidiano di lingua olandese De Standaard, di proprietà dello stesso Nainggolan.

Foto copertina: ANSA/FABIO MURRU | Radja Nainggolan durante la conferenza stampa di presentazione allo stadio Sardegna Arena, Cagliari, 5 agosto 2019

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