«Presa a mazzate in viso da un uomo mezzo nudo a Milano», la denuncia social di Carlotta Ferlito: «Ma lui non avrà alcuna sanzione» – Il video


Una classica giornata di lavoro a Milano, sulla banchina della metropolitana – nella stazione Cadorna – una giovane sta attendendo il treno. Improvvisamente viene aggredita da un uomo nudo dalla vita in giù, che la picchia sul volto e sul corpo con una mazza. È la storia che la ex ginnasta Carlotta Ferlito ha raccontato con un post sui social media. «È capitata a una delle mie migliori amiche, ora lei è rimasta scioccata. Non riesce neanche a stare negli spazi pubblici dove si trova in mezzo ad altra gente». Secondo quanto hanno riferito le forze dell’ordine alla vittima, quell’uomo avrebbe prima tentato di molestare due ragazze e poi aggredito un funzionario dei mezzi pubblici. «Questo soggetto già pregiudicato non avrà alcuna diciamo sanzione, al di là del interrogatorio e qualche ora dietro le sbarre», ha commentato amara Ferlito.
L’aggressione sulla banchina della metropolitana
«Qualche giorno fa la mia amica si trovava nella stazione della metro di Milano-Cadorna alle ore 19.30 in un giorno lavorativo quindi pieno di gente e stava aspettando la metro facendosi bellamente i fattacci suoi, quando le si avvicina questo energumeno vestito dalla vita in su, sotto era completamente nudo, visibilmente alterato con una mazza in mano che dal nulla decide di picchiarla forte in faccia e sul corpo». Inizia così il racconto della ex ginnasta sui social media. «Quando si è risvegliata, le forze dell’ordine che l’hanno avvertita che questo soggetto aveva tentato prima di molestare due ragazze che per fortuna se la sono scampata». Non solo, «aveva anche aggredito un funzionario dell’Atm, che però per direttive aziendali non poteva fare assolutamente nulla se non allontanarsi e chiamare le forze dell’ordine».
Il trauma e l’avvertimento a tutte le donne: «No cuffiette, sempre in allerta»
L’aggressione avrebbe avuto un forte impatto sulla quotidianità della amica di Carlotta Ferlito: «Non pensa di prendere mai più una metro, è traumatizzata e non riesce neanche a stare negli spazi pubblici dove deve avere interazione». A tutto questo si aggiunge la mancata sanzione dell’uomo, «al di là dell’interrogatorio e di qualche ora dietro le sbarre». Ferlito poi si domanda: Perché ha potuto aggredire due ragazze, un uomo e picchiare una donna? Perché era ancora lì?». Poi la ex ginnasta si è rivolta alle sue follower: «Viviamo in un mondo in cui il pericolo è dietro l’angolo e dobbiamo stare sempre superattente. Il mio consiglio è niente cuffiette, sempre in allerta, ma soprattutto vogliamo esortare chi in quel momento è testimone dell’aggressione, date una mano». Anche perché senza l’intervento dei presenti – ha raccontato la sua amica – «l’uomo avrebbe continuato a massacrarmi di botte e probabilmente non sarei qui per raccontarlo».