Burioni contro l’omeopatia: «I medici che la praticano devono esser sbattuti fuori dall’Ordine»


«L’omeopatia non ha alcuna base scientifica, non è in alcun modo accettabile che un medico ometta una cura efficace per somministrare il nulla. Chi si comporta in questo modo deve essere secondo me sbattuto fuori dall’Ordine dei medici». Queste le parole di Roberto Burioni, virologo, professore all’Università Vita-Salute San Raffaele e divulgatore scientifico a La Stampa. «Gli omeopatici – sottolinea – sono preparazioni a base di luna, plutonio, oppure anelli di rubino e collanine di giada… Ce ne sono di tutti i tipi. L’omeopatia è una teoria che risale agli inizi dell’Ottocento e si basa sull’assunto che il simile possa curare il simile. Facciamo un esempio pratico: hai mal di testa? L’omeopata è convinto che prescrivendo qualcosa che causa il mal di testa, il mal di testa possa guarire. In sostanza l’omeopata ritiene che i sintomi siano sostanzialmente la malattia e il modo di curarla è somministrare qualcosa che causa gli stessi sintomi».
«Funzionano? La maggior parte delle malattie lievi guariscono spontaneamente»
Non funziona, per Burioni, e chi ne è convinto si illude perché «la maggior parte delle malattie lievi guariscono spontaneamente. Molto spesso iniziamo ad assumere qualcosa il terzo o quarto giorno e se scegliamo un prodotto omeopatico abbiamo l’impressione di sentirci meglio. Ma la verità è che siamo guariti spontaneamente, anche se la nostra mente tende a stabilire un rapporto causa-effetto». Infine, in merito ai casi di bambini morti per otiti o una polmoniti curate con rimedi omeopatici, Burioni è netto. Questo tipo di prodotti va «abolito nelle farmacie» o comunque «dovrebbero essere esposti con una scritta in bella evidenza dove si specifica che non contengono nessun principio attivo e che la loro efficacia non è stata dimostrata». «Insegnare l’omeopatia in una facoltà di Medicina è come insegnare a fare oroscopi in una facoltà di Astronomia», conclude.