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Le vie di Roma prendono i nomi dei morti sul lavoro: l’iniziativa degli studenti per spingere i referendum della Cgil

01 Maggio 2025 - 12:06 Bruno Gaetani
studenti rinominano vie rome morti lavoro
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Alcune delle strade più simboliche della Capitale sono state rinominate nella notte. La Rete degli studenti: «Cambiamo il mondo del lavoro»

Una forma di protesta, ma anche un’iniziativa simbolica per non dimenticare chi è morto sul lavoro. La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, giornata internazionale dei lavoratori, la Rete degli studenti di Roma ha rinominato alcune vie della Capitale. Via di Trastevere, sede del ministero dell’Istruzione, è diventata viale Lorenzo Parelli, il ragazzo rimasto ucciso in un percorso di Pcto, la cosiddetta «alternanza scuola-lavoro». Piazza Vittorio Emanuele diventa piazza Satnam Singh, bracciante lasciato morire a Latina per strada.

L’iniziativa della Rete degli studenti

Piazza dell’Immacolata è stata dedicata a Luana D’Orazio, rimasta uccisa dall’ingranaggio di un orditoio a soli 22 anni. E poi c’è via di Santa Croce in Gerusalemme, che diventa via Peter Isiwele, precipitato per 10 metri mentre lavorava in un ascensore. Mentre piazza della Repubblica viene intitolata a Massimo Mirabelli, morto sul lavoro a 76 anni perché la pensione non gli bastava per arrivare a fine mese. «Abbiamo scelto di fare quest’azione simbolica a ridosso del primo maggio perché, in uno stato democratico che riconosce la Festa dei lavoratori, è impensabile che ancora si muoia sul lavoro, si venga sfruttati o si viva una vita intera da precari», hanno ricordato gli studenti promotori dell’iniziativa. «Questo – hanno aggiunto – non è accettabile in uno stato democratico: abbiamo bisogno di cambiare il mondo del lavoro».

La campagna per i referendum sul lavoro

Dal 2005 a oggi, sono oltre 25mila le persone morte sul luogo di lavoro in Italia. I dati Inail, riferiti ai primi due mesi del 2025, contano 138 denunce per infortunio mortale, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’iniziativa della Rete degli studenti per rivoluzionare – almeno simbolicamente – la toponomastica della Capitale rappresenta in realtà anche un modo per fare campagna elettorale in vista dei referendum dell’8 e 9 giugno. In quei giorni gli italiani saranno chiamati a votare non solo sul referendum sulla cittadinanza, ma anche su quattro quesiti proposti dalla Cgil e che puntano al superamento di alcune norme introdotte con il Jobs Act nel 2015.

ANSA | Una delle vie di Roma rinominate dalla Rete degli studenti per ricordare i morti sul lavoro
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