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Silvia Cavanna, candidata Pd a Genova denuncia gli insulti sessisti ricevuti online: «La mia colpa? Essere donna ed esprimere le mie idee» – Il video

«La quasi totalità degli insulti arriva da uomini bianchi, non particolarmente giovani. Se non vedete il problema, siete parte del problema», spiega la 33enne in un video pubblicato su Instagram

«Dovevi rimanere in cucina» o «farti delle sane sc****e, invece di parlare». Ma anche «topo di fogna», «trovati un lavoro vero». Sono solo alcuni dei commenti sessisti e violenti ricevuti sui social da Silvia Cavanna, candidata del Partito democratico al comune di Genova. A denunciarlo è lei stessa con un video pubblicato su Instagram, dove racconta l’ondata di odio ricevuta dopo aver espresso le sue opinioni. «La mia unica colpa? Essere donna ed esprimere le mie idee», scrive nel filmato. La quasi totalità degli insulti «arriva da uomini bianchi, non particolarmente giovani», spiega ancora Cavanna. «Ho guardato i loro profili: molti si mostrano con figlie, nipotine, animali domestici. Persone apparentemente “normali”. Eppure nessuno di loro, se mi incontrasse per strada, avrebbe il coraggio di dirmi in faccia di andare a sc****e invece di parlare».

«Se non vedete il problema, siete parte del problema»

Nel filmato di pochi minuti, la 33enne non pronuncia una parola: lascia parlare la violenza verbale subita. «Non si tratta di un fenomeno isolato, è la quotidianità», spiega poi in un messaggio allegato al video. E aggiunge: «Nonostante tutto, io sono una privilegiata. Perché le sorelle con la pelle non bianca, con background migratorio, le sorelle trans o appartenenti alla comunità Lgbtqia+, le sorelle con disabilità, affrontano di molto peggio. Tutti i giorni. Soprattutto quando decidono di scendere in piazza o esporsi sui social media con le proprie idee». Parole che puntano il dito anche contro l’indifferenza: «Si può agire violenza anche con le parole», sottolinea Cavanna. «E se non vedete il problema, o se, vedendolo, lo ignorate, allora siete parte del problema». Il caso ha già suscitato forti reazioni online e nel mondo politico, dove in molti hanno espresso solidarietà alla candidata democratica.

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