Ultime notizie Benjamin NetanyahuConclaveDonald TrumpGazaJannik SinnerUcraina
FACT-CHECKINGDonald TrumpSessismoSocial mediaUSAViolenza sulle donneX (Twitter)

L’esercito delle finte sostenitrici di Donald Trump: account X falsi, foto rubate e contenuti sessualmente espliciti

06 Maggio 2025 - 13:19 David Puente
Le foto vengono rubate da donne straniere, influencer e modelle danesi o montenegrine

In vista delle autocelebrazioni di Donald Trump per i primi 100 giorni della sua seconda amministrazione, un folto gruppo di donne fiere, decise e «indipendenti» ha espresso su X il proprio sostegno al presidente americano. Lo fanno condividendo foto e video, a volte in bikini o durante sessioni in palestra, insinuando che i loro post non vengano visualizzati abbastanza e invitando gli utenti a pubblicare contenuti con la bandiera americana. In realtà, è tutto falso: dietro quei volti non c’è alcun collettivo di sostenitrici, ma una vera e propria campagna social costruita rubando l’identità di giovani influencer straniere, neanche americane.

Il collega Alexandre Capron, del team francese Les Vérificateurs di TF1, ha rilevato nel mese di aprile 2025 circa 3.000 post su X pubblicati da numerosi account falsi, sempre creati sottraendo l’identità di giovani e bellissime donne, e capaci di generare migliaia di condivisioni e interazioni. Il contenuto dei post? Un chiaro e deciso sostegno al presidente americano: «Sono una donna indipendente che sostiene Trump». La campagna prosegue ancora oggi, come possiamo notare dal post del 3 maggio pubblicato dall’account “Amara” (@AmaraMaga).

“Amara” non esiste. L’account è stato creato a febbraio 2025, ottenendo ad oggi oltre 1.400 followers dopo oltre 1.100 post pubblicati. La grafica e la biografia non lascia spazio a interpretazioni: pura propaganda MAGA a sostegno di Donald Trump.

L’account è stato creato rubando le foto dell’influencer danese Carina Ibsen. La foto scattata con il cellulare, usata nel post del 3 maggio, risulta pubblicata a marzo 2025 nel suo account Instagram.

Il grosso caso di “Sarah Lazarus” e l’influencer del Montenegro

Un esempio lampante di questo furto di identità è quello dell’account “Sarah Lazarus“. Analizzato da Benjamin Strick, direttore delle indagini presso il Center for Information Resilience (CIR). Con oltre 114 mila follower su X, “Sarah” non esiste: si tratta di un nome inventato. Le foto sono state prelevate dall’account Instagram di un’influencer montenegrina, Lioudmila Katunina.

L’account è stato creato nel gennaio 2021, periodo si verificò l’assalto dei sostenitori di Trump a Capitol Hill, successivamente graziati nel 2025 dopo la sua rielezione. Inoltre, risulta “verificato” secondo le nuove regole della piattaforma dopo l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk. Una verifica, di fatto, fasulla.

Durante la campagna elettorale del 2024, “Sarah” aveva diffuso contenuti invitando i “Patrioti” a votare, condividendo foto in costume da bagno o con indumenti attillati.

In alcuni post, si rivolge agli utenti con contenuti sessualmente espliciti o provocatori: «Se vivessi nella porta accanto, troveresti una scusa per farmi visita».

Una tattica che ricorda il precedente italiano di “Lara Pedroni“. Si trattava di un account creato rubando le foto di una influencer britannica, attirando i follower con messaggi del tipo «Non pensavo che stare in astinenza da sesso fosse così pesante…. 3 mesi senza, ho vogliaaaaa».

Nel 2024, i colleghi della CNN avevano pubblicato un’indagine riguardo gli account falsi, sostenitori della causa MAGA di Donald Trump. Anche all’epoca, questi sfruttavano su X le foto e le identità di donne ignare di tutto. A differenza della campagna elettorale, questo processo prosegue con l’intento di sostenere l’attuale presidenza.

leggi anche