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Scuola, Valditara: «Chiederò lo stop ai cellulari per gli under 14 in Ue»

06 Maggio 2025 - 12:42 Ugo Milano
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Lo ha detto il ministro dell'Istruzione di Rai Radio 1: «La presidenza polacca l’ha già sostenuta e la Svezia ha manifestato interesse»

«Il 12 maggio formalizzerò la richiesta di raccomandazione per il divieto di utilizzo del cellulare almeno fino a 14 anni nelle scuole dei Paesi dell’Ue». A dirlo a Rai Radio 1 è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. «La Commissione deciderà se fare o meno propria la proposta, gli Stati la discuteranno e i ministri dell’Istruzione degli Stati membri eventualmente la approveranno». L’iniziativa ha come obiettivo la «difesa» della «salute dei ragazzi», precisa ancora Valditara. «Gli studi dimostrano l’impatto fortemente negativo dell’abuso del cellulare sulla capacità di concentrazione, sulla memoria, sulla fantasia, sullo sviluppo cognitivo. Al G7 di Trieste lo scorso anno – prosegue – l’Ocse chiarì che uso del cellulare a scopi didattici incide negativamente persino sulle facoltà di apprendimento delle materie scientifiche. Stando a quanto afferma Valditara, l’iniziativa ha già dei supporter in Ue. «La presidenza polacca l’ha già sostenuta – prosegue – e la Svezia ha manifestato l’interesse di appoggiare questo invito». Il ministro, ai microfoni della Rai, fa inoltre sapere che «eventualmente» si potrà «estendere anche alle superiori il divieto, è un dibattito aperto», spiega.

Largo all’educazione digitale

Largo all’educazione digitale quindi, «sono strumenti di largo impiego», riflette il ministro. «Oggi la gran parte degli Stati sta seguendo questa linea – continua – che è doverosa». Valditara esclude, inoltre, circolari su come e dove custodire tablet e cellulari durante le ore di lezione. «Credo che le scuole nella loro autonomia sappiano regolarsi sulle misure adeguate per affrontare il divieto di utilizzo – afferma – la misura più diffusa è l’armadietto da tenere in classe e quindi sotto vigilanza diretta; è un metodo efficace e trasparente e abitua anche i giovani a una forma di autoresponsabilizzazione, non credo sia il caso di disporre misure su questo punto». 

«Genitori usino registro elettronico, studenti il diario»

Per il ministro è inoltre «molto importante» l’uso del diario cartaceo per responsabilizzare il bambino e poi il giovane sull’uso di carta e penna. «Lo strumento elettronico non ha lo stesso impatto», afferma.
«Va usato il diario cartaceo: il ragazzo deve avere scritti i compiti del giorno dopo o per i giorni successivi per poter meglio usare il proprio tempo. Non va usato il registro elettronico per assegnare la sera prima i compiti per il giorno dopo. Il registro elettronico serve per i genitori, per tante cose, ma per i ragazzi il punto di riferimento deve essere secondo me il diario cartaceo».

«Giusto decida famiglia su teorie identità di genere»

«Su una materia sensibile come la sessualità intesa non come conoscenza del corpo, procreazione, ecc. ma le varie teorie sulla identità di genere che potrebbero avere un valore ideologico, sulla identità di genere, scelgono le famiglie – precisa Valditara -, sono temi delicati come l’intestazione del codice binario maschio-femmina che a mio parere non è giusto affrontare con un bambino di sei anni che non ha ancora gli strumenti per affrontare un tema del genere», conclude.

Foto copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI | Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione e del merito durante la conferenza stampa a palazzo Chigi, 30 Aprile 2025

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