Trump annuncia la resa degli Houthi, accordo con gli Usa per il cessate il fuoco immediato: che cosa prevede – Il video
«Gli Houthi non vogliono più combattere». È il presidente americano Donald Trump ad annunciare la presunta bandiera bianca delle milizie yemenite. Una svolta inaspettata, figlia degli intensi bombardamenti di cui sono state bersaglio le postazioni e che nella giornata di oggi, martedì 6 maggio, ha portato alla «completa distruzione dello scalo internazionale di Sana’a», la capitale dello Yemen, da parte dell’esercito israeliano. Il cessate il fuoco tra Stati Uniti e Houthi, quindi senza alcun ruolo per Tel Aviv, è stat anche confermato dall’Oman, che avrebbe condotto la trattativa tra i due Paesi nel ruolo di mediatore. Secondo quanto riferiscono i media locali, le milizie sciite avrebbero garantito lo stop immediato ai raid con cui prendevano di mira le navi commerciali nel Mar rosso e nello stretto di Bab el-Mandeb, snodi cruciali per i traffici mondiali.
L’annuncio di Trump: «Abbiamo sconfitto gli Houthi, non vogliono più combattere»
Il primo annuncio, spiazzante, lo aveva dato proprio Donald Trump dallo Studio Ovale, durante il bilaterale con il nuovo premier canadese Mark Carney. «Gli Houthi hanno annunciato che non… che non vogliono più combattere», aveva detto Trump. «Semplicemente non vogliono combattere. E noi lo onoreremo, fermeremo i bombardamenti con effetto immediato. Li abbiamo sconfitti, ma soprattutto, ci fideremo della loro parola: dicono che non faranno più saltare in aria le navi». Un discorso un po’ improvvisato perché anche l’inquilino della Casa Bianca, e lo aveva ammesso lui stesso, «aveva appena ricevuto la notizia». E ha poi lasciato lì un’altra bomba pronta a scoppiare: «Faremo un annuncio molto importante prima del viaggio in Medio Oriente, forse giovedì, venerdì o lunedì, prima della partenza».
Le condizioni del cessate il fuoco: cosa garantiscono gli gli Stati Uniti e gli Houthi
Le conferme sono arrivate dall’Oman. «Si spera che questo sviluppo apra la strada a ulteriori progressi sulle questioni regionali, facendo avanzare gli obiettivi condivisi di giustizia, pace e prosperità per tutti», si legge nel comunicato ufficiale del Sultanato. Washington e gli Houthi avrebbero accettato uno stop immediato a ogni tipo di bombardamento: «Nessuno prenderà di mira l’altro, comprese le navi americane, salvaguardando la libertà di navigazione e garantendo il flusso senza ostacoli della navigazione commerciale internazionale». Neanche una parola, per adesso, sui rapporti Houthi-Israele. Anche perché, guardando agli ultimi eventi, sembrano più infuocati che mai.