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Gino Cecchettin ha parlato con il 19enne che elogiò Turetta. Il ragazzo: «Gli ho chiesto di perdonarmi»

11 Maggio 2025 - 10:50 Stefania Carboni
gino cecchettin perdono turetta
gino cecchettin perdono turetta
Il giovane aveva più volte minacciato la ex, i suoi familiari arrivando a uccidere un suo animale domestico. Ora è ricoverato in una struttura psichiatrica: «Ho fatto errori imperdonabili: pagherò»

Gino Cecchettin, il padre di Giulia, ha parlato con il 19enne ferrarese accusato di aver minacciato la propria ex che aveva preso Filippo Turetta, killer della ragazza di Pavia, come un modello. A riferirlo è il Gazzettino che riporta anche le parole del giovane. «È una persona straordinaria, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Mi ha chiesto un po’ di me, di aggrapparmi alle mie passioni, ai miei talenti, io gli ho chiesto di perdonarmi, mi ha augurato il meglio e forse ci incontreremo», ha detto il 19enne. «Speriamo sia sincero e che non importuni più la vittima, che è la cosa importante», ha dichiarato il padre di Giulia. Il giovane ha perseguitato la ex per mesi, minacciando anche dei suoi parenti e uccidendo un suo animale domestico.

«Non minaccerò più voglio voltare pagina»

Il 19enne fu fermato dai carabinieri in Veneto mentre cercava di raggiungere in treno la ex, che lo aveva denunciato per maltrattamenti. In rete aveva postato una lista inquietante: «Cose da comprare: mappa d’Italia, scotch, sacchi dell’immondizia, coltelli, soldi per la benzina. Turetta esempio modello». Secondo quanto riporta Il Gazzettino, il giovane è ricoverato in ospedale, nel reparto di Psichiatria, e gli verrà notificato il divieto di avvicinamento alla ex con braccialetto elettronico. La sua ex fidanzata è in una struttura protetta. Anche perché prima di esser intercettato dai militari lo scorso 3 maggio aveva incontrato l’ex fidanzata per strada a Mirano (Venezia) e, minacciandola con una forbice, l’aveva costretta a cancellare dal cellulare alcuni contatti di cui era geloso. Due giorni dopo le minacce erano proseguite sotto casa sua nel Vicentino. «Chiedo scusa anche a loro. Ribadisco che pagherò per quello che ho fatto e va benissimo così. Possono stare tranquilli: non li minaccerò più, non li chiamerò più, non mi avvicinerò più a loro o alle loro case. Voglio voltare pagina. Non succederà mai più niente, hanno la mia parola e spero che un giorno possano perdonarmi» ha dichiarato il 19enne al Gazzettino. «Soffro di un disturbo bipolare, a un certo punto la mia testa parte e non ragiono. È il motivo per cui adesso sono ricoverato.
Mi sto facendo curare e ci metterò tutto me stesso per diventare una persona migliore. Ho fatto errori imperdonabili: pagherò», conclude alla testata.

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