Ricercatore fatto a pezzi in Colombia, l’ultimo sms di Alessandro Coatti alla mamma: «Voglio tornare, ti voglio tanto bene»


Un ultimo messaggio alla madre, pochi giorni prima di essere ucciso e smembrato. Undici parole di numero, quelle che il ricercatore Alessandro Coatti ha inviato dalla Colombia: «Ciao mamma. Ho voglia di tornare. Ti voglio bene, tanto tanto». È proprio la destinataria di quegli sms, Sandra Lovato, a pubblicarli sui social media in occasione della festa della mamma. Lo scorso 6 aprile il biologo italiano fu trovato morto a Santa Marta, in Colombia, dopo essere stato adescato da una banda di criminali sull’app di incontri Grindr. La polizia cittadina ha comunicato di aver individuato i quattro presunti responsabili dell’omicidio, tra cui una donna.
Il contatto su Grindr e la trappola «finita male»
Sono le analisi del cellulare di Coatti, lo stesso con cui scrive le sue ultime parole alla madre, a indicare la pista agli investigatori. Lì è stato infatti rinvenuto il contatto tramite Grindr con la banda di adescatori, che sarebbero specializzati nell’attirare turisti in appuntamenti-trappola per poi rapinarli e costringerli a consegnare le credenziali dei loro conti corrente. Dall’autopsia, poi, è emerso che il biologo sarebbe stato drogato prima di essere sequestrato. Una volta risvegliatosi, il tentativo di rapina è «sfuggito di mano» fino all’omicidio, perché Coatti avrebbe visto in volto uno degli assalitori. Poi, solo in un secondo momento, il corpo è stato fatto a pezzi e distribuito in diverse zone della città.