Tirzepatide, il farmaco anti-obesità che fa perdere 23 chili in poco più di un anno: chi può assumerlo in Italia


Perdere 23 chili e 18,4 centimetri di girovita in poco più di un anno: sono i promettenti risultati di tirzepatide, un nuovo medicinale anti-obesità sviluppato dalla italiana Lilly e che si inserisce con prepotenza nel mercato farmacologico. Secondo i risultati dello studio Surmount-5, che ha messo a confronto i risultati ottenuti da tirzepatide con quelli della terapia a base di semaglutide, il nuovo farmaco permette di raggiungere «livelli di riduzione del peso mai raggiunti prima» nei pazienti senza diabete di tipo 2. Una svolta che potrebbe avere enorme impatto sulla vita di quasi 6 milioni di persone in Italia, migliorando «la qualità e l’aspettativa di vita di chi convive con l’obesità», ha spiegato Paolo Sbraccia, docente di Medicina interna all’Università di Roma Tor Vergata.
Gli effetti positivi di tirzepatide
«Questi risultati ci rendono fiduciosi sulle maggiori opportunità che possiamo offrire ai nostri pazienti di scongiurare rischi e complicanze». Tirzepatide, a differenza del semaglutide, agisce come agonista non solo sul recettore Glp-1 ma anche sui recettori Gip. Come hanno scritto gli scienziati sul The New England Journal of Medicine, e come loro stessi hanno presentato al 32esimo European congress on Obesity a Malaga, i vantaggi del nuovo farmaco sono notevoli. Il tirzepatide, innanzitutto, permetterebbe una riduzione di peso media del 20,2% rispetto al 13,7% del semaglutide a 72 settimane dall’inizio della terapia: rispettivamente 22,8 chili contro 15. Il 15% della perdita di peso è stato raggiunto dal 65% dei partecipanti allo studio trattati on tizepatide e solo dal 40% con semaglutide.
Chi può assumere tirzepatide: le regole in Italia
Infine, chi ha assunto tirzepatide ha raggiunto una riduzione media della circonferenza vita di 18,4 cm, contro di 13 cm del semaglutide. In Italia, tirzepatide è approvato per il trattamento solo negli adulti con un indice di massa corporea maggiore o uguale a 30 kg/m2. Oppure gli adulti in sovrappeso con almeno una comorbiità correlata al peso. È sempre prescritto nell’ambito di una terapia più ampia, che prevede anche una dieta ipocalorica e una maggiore attività fisica.