Alessandro Giuli risponde a Cacciari: «La destra sociale costretta a fare quello che la sinistra non fa più»


Alessandro Giuli risponde a Massimo Cacciari. Il filosofo ed ex sindaco di Venezia aveva detto a La Stampa che il ministro della Cultura di Giorgia Meloni ha un complesso d’inferiorità nei confronti della sinistra. E che non sa nulla. Con Francesca Schianchi Giuli gli replica: «Ma se vengo dalla scuola del Foglio di Giuliano Ferrara, i più snob del mondo…». Anche se lui si sente «Radical no, ma sicuramente chic». Semmai, spiega, «ho eccessi di idealismo. Non a caso ho citato il filosofo del dialogo, allievo di Gentile, l’azionista Guido Calogero. Sono talmente sicuro della mia missione da sostenere che oggi una buona destra sociale è costretta a fare anche quello che la sinistra ha smesso di fare».
Le categorie politiche
Secondo Giuli «governiamo da patrioti, rappresentando gli interessi culturali dell’Italia senza divisioni preconcette. L’intervista di Cacciari rappresenta un buon modello di confronto critico. Non ha senso chiedermi però di essere come il presidente della Biennale». E aggiunge: «Auspico una opposizione culturalmente coerente e attrezzata, che farebbe bene anche al percorso istituzionale della destra. Quando dico che alla sinistra sono rimasti i comici, non intendo che non esistano intellettuali di sinistra: ce ne sono coi fiocchi. Sostengo che la classe dirigente politica dei partiti di sinistra ha preferito affidarsi alle intemerate degli influencer o dei cantanti, ha cercato icone e figurine al di fuori della sua tradizionale forma di pensiero. Dopodiché viva la satira».
Geppi Cucciari
Sugli sfottò di Cucciari e Germano, «figurarsi se mi offendo per le critiche, ma lei non si permetta mai più di rivolgermi un’osservazione del genere. Ho sorriso con Geppi Cucciari, dietro le quinte della cerimonia dei David al Quirinale. Conosco le regole del gioco». Infine: «È stata innanzitutto la cultura della sinistra ad autodefinirsi salottiera. Non sono io ad aver scritto quel magnifico film che è La terrazza di Scola, o ad aver esclamato nannimorettianemente “Dì qualcosa di sinistra!”. Sicuramente la destra in questo momento è più popolare e rappresenta le aspettative della maggior parte degli elettori. È andata così. Una cosa la so: stiamo lavorando per mettere ordine, valorizzare e mantenere le promesse fatte. Quanto a Cacciari, secondo me intendeva dire che quando Giuli sa di non sapere lo ammette sempre, socraticamente».