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Fabio Napoleone, chi è il procuratore che indaga su Garlasco e che ha fatto arrabbiare la famiglia di Chiara Poggi

14 Maggio 2025 - 18:40 Ugo Milano
fabio napoleone pm pavia garlasco
fabio napoleone pm pavia garlasco
Abruzzese, classe 1957, ha lavorato alla procura di Milano durante lo scandalo Telecom-Sismi ed è stato consigliere del Csm

Hanno del clamoroso le recenti svolte nelle indagini che da qualche giorno hanno riacceso i riflettori del dibattito pubblico sull’omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa a Garlasco, in provincia di Pavia, nel 2007. Lo scorso 11 marzo, la procura ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, l’amico del fratello della vittima, mentre resta in carcere Alberto Stasi, ritenuto unico colpevole del delitto da una sentenza della Cassazione nel 2015. «Gli inquirenti non possono collocarsi al di sopra della giurisdizione ignorando quanto accertato in un giusto processo, valorizzando a distanza di quasi 20 anni delle ipotesi stravaganti», ha protestato oggi la famiglia di Chiara Poggi. Ma chi c’è dietro la riapertura del caso? A coordinare le indagini è Fabio Napoleone, procuratore di Pavia, e nome piuttosto noto agli addetti ai lavori.

Le indagini sullo scandalo Telecom-Sismi

Entrato in magistratura alla fine degli anni Ottanta, Fabio Napoleone ha lavorato per diversi anni alla procura di Milano, distinguendosi in numerose indagini di alto profilo. Tra i casi più rilevanti seguiti da Napoleone figura senz’altro lo scandalo Telecom-Sismi, emerso a metà anni Duemila, in cui fu uno dei pubblici ministeri titolari dell’inchiesta che portò alla luce una vasta rete di intercettazioni e dossieraggi illegali condotti da apparati privati e deviati dei servizi segreti. Una imponente indagine poi conclusa, però, con due condanne, alcuni patteggiamenti e molte prescrizioni. Abruzzese, classe 1957, nel 2008 Napoleone fu nominato capo procuratore a Sondrio. «Mi sono trovato benissimo in Valtellina. Un’esperienza che di certo non dimenticherò, mi ha fatto capire l’importanza delle realtà piccole», dirà a proposito di quell’esperienza.

L’elezione al Csm

Nel 2014, fu eletto consigliere togato al Consiglio superiore della magistratura, in rappresentanza della corrente progressista «Area», che raggruppa Magistratura democratica e Movimento per la Giustizia. Durante il suo mandato al Csm ha avuto un ruolo attivo nelle commissioni per le nomine e la disciplina dei magistrati, mantenendo un profilo riservato ed evitando il protagonismo mediatico. Ha mantenuto un profilo riservato, evitando il protagonismo mediatico, ma una polemica in realtà ci fu e riguardava l’arresto di Simone Uggetti, sindaco di Lodi eletto con il Pd. Al Csm si creò una vera e propria spaccatura sulla decisione di chiuderlo a San Vittore. Una polemica inasprita da una coincidenza familiare: a indagare sul sindaco di Lodi – poi assolto definitivamente da tutte le accuse – era la pm Laura Siani, ex moglie di Fabio Napoleone. Nel 2021, il togato abruzzese è tornato in Lombardia, questa volta per guidare la procura di Pavia, la stessa che in questi mesi ha riaperto il chiacchieratissimo omicidio di Chiara Poggi.