Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpEurovision Song ContestGazaPapa Leone XIV
ATTUALITÀArrestiCarcereVenetoVeneziaVenezuela

Alberto Trentini, il cooperante arrestato in Venezuela sente la famiglia dopo 181 giorni di silenzio: «Spero di tornare presto in Italia»

16 Maggio 2025 - 17:32 Alba Romano
alberto trentini
alberto trentini
A darne notizia, in esclusiva, è la Repubblica. Il cooperante italiano detenuto nelle carceri venezuelane dal 15 novembre ha potuto rassicurare i suoi famigliari: sta bene, mangia e assume le medicine

Dopo 181 giorni di silenzio, è arrivata la prima, attesissima telefonata di Alberto Trentini. A darne notizia, in esclusiva, è la Repubblica. Il cooperante italiano detenuto nelle carceri venezuelane dal 15 novembre ha potuto rassicurare la sua famiglia: sta bene, mangia, assume le medicine e spera di tornare presto a casa. Si tratta della prima telefonata, avvenuta nel cuore della notte, dall’inizio della prigionia. Un momento chiave di questo processo è stato il recente rilascio e il ritorno in Italia di Alfredo Schiavo, cittadino italo-venezuelano rimasto per cinque anni detenuto in Venezuela. La sua liberazione ha rappresentato un importante segnale distensivo. In quell’occasione, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli aveva espresso, a nome del governo Meloni, «soddisfazione» per l’esito positivo della vicenda, ringraziando «Nicolás Maduro per il suo personale intervento». Un ringraziamento che, secondo quanto riporta il quotidiano romano, avrebbe avuto un forte valore simbolico e diplomatico per Caracas. Trentini si trovava in Venezuela per lavoro, nel quadro di una missione umanitaria: stava consegnando aiuti ad alcune comunità tra Caracas e Guasdalito. Dal 15 novembre, giorno dell’arresto, non ha potuto ricevere una sola visita, né comunicare con la famiglia.

La diplomazia

Nel frattempo, la macchina della diplomazia italiana ha continuato a muoversi, sotto il coordinamento del sottosegretario Alfredo Mantovano, coinvolgendo anche i servizi di intelligence, per arrivare a un graduale disgelo tra i due Paesi. Una speranza che non ha mai abbandonato la madre di Alberto, che nelle scorse settimane aveva incontrato proprio Mantovano, chiedendo al governo di fare tutto il possibile. Ora, la voce del figlio al telefono è un primo, prezioso segnale. 

La nota della Farnesina e i nuovi ringraziamenti a Maduro

In relazione al caso di Alberto Trentini, il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, ha dichiarato: «A nome del Governo italiano, esprimo sollievo per la prima telefonata di Alberto Trentini ai suoi familiari dopo 181 giorni di detenzione nelle carceri venezuelane. Questo passo in avanti è frutto di un lungo lavoro di mediazione diplomatica. Ringrazio nuovamente Nicolas Maduro per l’interessamento e auspico che si possa giungere a una rapida scarcerazione del connazionale»

leggi anche