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Remigration summit, scontri a Milano al corteo contro il raduno anti immigrati: la polizia risponde con gli idranti sulla folla – Il video

17 Maggio 2025 - 18:18 Ygnazia Cigna
Gli scontri più duri si sono verificati all’altezza di via Boccaccio, dopo che il corteo aveva deviato il proprio percorso. Ecco cos'è successo

Forti tensioni dopo il Remigration Summit, il contestato raduno dell’ultradestra sul tema dell’immigrazione che si è svolto in mattinata a Gallarate, nel Varesotto, all’interno del teatro comunale. Mentre nella cittadina si teneva un flash mob di protesta, nel pomeriggio Milano è diventata l’epicentro della mobilitazione, con due cortei distinti contro l’evento. Uno di questi, promosso dai centri sociali e partito da piazza Cairoli, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, inclusi manifestanti provenienti dall’estero. Lo striscione d’apertura recitava: «Make Europe antifa again», accompagnato da fumogeni accesi e cori antifascisti. Gli scontri più duri si sono verificati all’altezza di via Boccaccio, dopo che il corteo aveva deviato il proprio percorso passando da via Leopardi: qui le forze dell’ordine sono intervenute con manganelli e idranti in risposta al lancio di fumogeni e oggetti da parte di alcuni manifestanti muniti di caschi e protezioni.

Oltre 30mila presenti

Sono «oltre 30mila» le persone che, secondo i numeri forniti dagli organizzatori, si sono radunate per il presidio promosso da oltre 70 sigle tra associazioni, partiti e sindacati. Dal palco, Elly Schlein, Maurizio Landini (Cgil), Angelo Bonelli (Avs), Nicola Fratoianni (SI) e altri rappresentanti della società civile hanno letto gli articoli della Costituzione italiana. La segretaria dem ha scelto l’articolo 3 sull’uguaglianza, dichiarando: «È sempre l’Italia antifascista. Ora e sempre Resistenza». Il corteo si è aperto e concluso sulle note di Bella Ciao.

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