Remigration summit, scontri a Milano al corteo contro il raduno anti immigrati: la polizia risponde con gli idranti sulla folla – Il video
Forti tensioni dopo il Remigration Summit, il contestato raduno dell’ultradestra sul tema dell’immigrazione che si è svolto in mattinata a Gallarate, nel Varesotto, all’interno del teatro comunale. Mentre nella cittadina si teneva un flash mob di protesta, nel pomeriggio Milano è diventata l’epicentro della mobilitazione, con due cortei distinti contro l’evento. Uno di questi, promosso dai centri sociali e partito da piazza Cairoli, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, inclusi manifestanti provenienti dall’estero. Lo striscione d’apertura recitava: «Make Europe antifa again», accompagnato da fumogeni accesi e cori antifascisti. Gli scontri più duri si sono verificati all’altezza di via Boccaccio, dopo che il corteo aveva deviato il proprio percorso passando da via Leopardi: qui le forze dell’ordine sono intervenute con manganelli e idranti in risposta al lancio di fumogeni e oggetti da parte di alcuni manifestanti muniti di caschi e protezioni.
Oltre 30mila presenti
Sono «oltre 30mila» le persone che, secondo i numeri forniti dagli organizzatori, si sono radunate per il presidio promosso da oltre 70 sigle tra associazioni, partiti e sindacati. Dal palco, Elly Schlein, Maurizio Landini (Cgil), Angelo Bonelli (Avs), Nicola Fratoianni (SI) e altri rappresentanti della società civile hanno letto gli articoli della Costituzione italiana. La segretaria dem ha scelto l’articolo 3 sull’uguaglianza, dichiarando: «È sempre l’Italia antifascista. Ora e sempre Resistenza». Il corteo si è aperto e concluso sulle note di Bella Ciao.