Regno Unito e Ue più vicini, primo «reset» dopo la Brexit. Difesa, sicurezza e pesca, la speranza per i viaggi degli under 30: cosa prevede


È arrivato il tanto atteso accordo tra Gran Bretagna e Unione europea: oggi a Londra, al primo summit dallo strappo di Brexit del 2016, verranno annunciati passi avanti sostanziali nei rapporti bilaterali. Questa mattina, infatti, gli ambasciatori del Coreper, che rappresentano i vari Stati membri dell’Ue, hanno raggiunto l’accordo, attraverso la cosiddetta procedura scritta, sui testi che finiranno al vertice con il Regno Unito, che dovrebbe portare un «reset» nelle relazioni. L’accordo riguarda di fatto un partenariato per la sicurezza e la difesa, una dichiarazione di solidarietà tra Gran Bretagna e Unione europea e un’intesa comune su temi che vanno dalla difesa al commercio, dalla pesca alla mobilità giovanile.
Il nodo sicurezza e difesa
L’accordo raggiunto prevede tre punti chiave fra gli altri: un patto sulla sicurezza tra Londra e Bruxelles, alla luce delle tensioni internazionali e in particolare del conflitto tra Russia e Ucraina. Per Bruxelles, infatti, è importante collaborare con il Regno Unito, che è la maggiore potenza del settore in Europa, mentre Londra vuole che le imprese britanniche possano avere accesso al fondo europeo per il riarmo da 150 miliardi di euro. L’intesa potrebbe anche aprire la porta alla partecipazione di forze britanniche a operazioni civili e militari congiunte con la Ue.
L’intesa sulla pesca
L’altro settore su cui è stata raggiunta un’intesa è la pesca, altra questione molto controversa per le resistenze dei pescatori britannici, in particolare scozzesi, che vorrebbero bloccare l’accesso alle loro acque territoriali ai pescherecci europei, soprattutto francesi. L’ex premier Boris Johnson nel 2021 aveva accettato l’accesso dei pescherecci Ue fino al giugno 2026. L’intesa di oggi proroga di altri 12 anni, fino al 2038, questo diritto di accesso. Ma ci sono state dure reazioni da parte dei Conservatori britannici: la leader Kemi Badenoch si è detta «molto preoccupata. Stiamo tornando a essere soggetti alle regole di Bruxelles». Per Nigel Farage, leader del trumpiano Reform Uk ed ex tribuno della Brexit, l’accordo «porrà fine» all’industria della pesca britannica.
L’allineamento in materia veterinaria
C’è poi stata un’intesa sull’allineamento in materia veterinaria, per ridurre le barriere nell’interscambio commerciale dell’agroalimentare. L’obiettivo è semplificare e velocizzare le procedure di import/export, in particolare con accordi fitosanitari. Questo andrebbe a vantaggio sia dei consumatori che delle imprese di entrambe le parti.
La mobilità dei giovani
Ci sono poi una serie di temi, come la possibilità di viaggiare liberamente nel Regno Unito e viceversa, che non sono ancora definiti, ma su cui si vuole lavorare. L’ipotesi di partenza per i giovani under 30 sarebbe di permettere la mobilità per studio e lavoro, con visti facilitati validi quattro anni ma senza un ritorno alla libertà di movimento in vigore prima del divorzio britannico dall’Unione. Il leader di Reform Uk ed ex leader del Brexit Party, Nigel Farage, ha già accusato il Governo laburista di voler far rientrare la libera circolazione delle persone, bloccata da Brexit, «dalla finestra» con questo nuovo accordo che ha definito «un tradimento».
La soddisfazione dei rappresentanti Ue
«L’accordo di oggi segna l’inizio di un nuovo capitolo nelle nostre relazioni con il Regno Unito, che è nostro vicino, alleato e partner globale», afferma un alto funzionario europeo. «Il processo negoziale che ha preceduto il vertice è proseguito fino all’ultimo minuto ma i negoziati si sono sempre svolti in uno spirito di buona fede da entrambe le parti e il risultato è molto positivo. Nessuna delle linee rosse tracciate dal Regno Unito o dall’Ue è stata superata: stiamo voltando pagina e ci stiamo avviando verso un nuovo partenariato strategico».