Il figlio di Ignazio La Russa, Lorenzo Cochis e il locale che fa arrabbiare i condomini (e che chiude) a Milano


Nel 2022 Cochis La Russa, figlio del numero uno di Palazzo Madama Ignazio, e due amici aprono un locale nel centro di Milano, in via Vigna 6. Per tre anni i condomini non chiudono occhio e si lamentano per il rumore. Il Tribunale limita gli orari. E alla fine il locale chiude il 30 marzo. Anziché le scuse però, ricostruisce oggi Il Fatto Quotidiano, chiede al condominio mezzo milione di danni. «Stiamo vendendo. Arriverà un’hamburgheria», ha dichiarato Lorenzo Cochis a Il Fatto Quotidiano. «Problemi col condominio. E coi soci».
La guerra con il condominio milanese
Tutto inizia nel 2023, quando i condomini trascinano in Tribunale la “Rinascimento Srl”, titolare del bistrot. Vengono imposti limiti di decibel, penali da 500 euro. Ma non sempre c’è il rispetto delle indicazioni. Così riporta Il Fatto il 26 ottobre arriva la prima condanna e un procedimento penale per «superamento dei livelli di tollerabilità del rumore». Lorenzo Cochis, nonostante sia socio alla pari, non è imputato. In aula ci vanno i due amici, amministratori e rappresentati legali. La prossima udienza è fissata per il 16 giugno. Oggi, spiega il Fatto Quotidiano, il figlio di Russa è consigliere di Zona e difende i locali dalle ordinanze. Gli è rimasto quello, la politica, perché la vicenda del lcale non naviga in buone acque tra cause e diatribe d’aula. Ora è la società stessa, ricorda Thomas Mackinson, accusa i condomini di aver sabotato l’attività: un condomino ha preso a calci le casse, tirando un bicchiere a Cochis; gavettoni e olio, perfino danneggiamenti a vetrine. La cifra richiesta è 484 mila euro, quanto il ricavo medio degli ultimi tre esercizi. Ma gli utili si fermano a miseri 119 euro l’anno, da dividere poi per tre soci.