Garlasco, la nuova vita di Andrea Sempio tra yoga antistress e Fabrizio Corona che lo insegue. L’avvocata e amica: «Rischia il posto di lavoro, ma per noi è Gandhi»


Non è un latitante, né un fuggitivo. Andrea Sempio, l’uomo che dopo 18 anni è tornato sotto i riflettori come unico nuovo indagato per l’omicidio di Garlasco, è circondato quotidianamente dai giornalisti. «Le sue giornate sono un inferno», racconta l’avvocata Angela Taccia, sua legale assieme a Massimo Lovati, ma soprattutto amica di lunga data. «L’altro giorno ci siamo dovuti nascondere in un parco per parlare. Domenica mi ha chiamato terrorizzato: “Sono qui a Montebello, è entrato Fabrizio Corona e ha iniziato a urlare”. L’hanno dovuto chiudere in uno sgabuzzino. E poi lui l’ha pure inseguito in macchina…».
Il posto di lavoro a rischio
Nonostante l’assedio mediatico, Sempio sembra resiste con una disciplina quasi ascetica. A dirlo è la sua avvocata. «Noi lo chiamiamo Gandhi», dice Taccia. «È sempre stato così: calmo, altruista, incapace di fare male a qualcuno». La sua vita continua. Prima di finire nel mirino della procura, Sempio lavorava come commesso in un negozio dell’Oltrepò Pavese, a Montebello, e lì è rimasto anche dopo la riapertura del caso. Ma ora il posto è a rischio: troppa pressione, troppa esposizione. «Gli hanno detto che se continua l’assedio sono costretti a lasciarlo a casa. Temendo di perdere il posto ha chiesto se era possibile cambiare sedi concordando gli spostamenti. Ma non vuole essere di peso ai colleghi. Lui non vuole mai disturbare», afferma la legale.
Meditazione, yoga e niente tv
Fuori dal lavoro, Sempio cerca la pace. «Si alza presto al mattino, fa meditazione, yoga che lo aiuta a mantenere la calma, nessun farmaco. Poi sistema casa, dove vive da solo, un’occhiata alle piante grasse che sono il suo amore, va al lavoro, se c’è bisogno di stare un’ora in più per aiutare la collega in difficoltà lo fa volentieri. Torna, giretto in campagna, sempre da solo. Si lava e legge. Non ha la tv, se gli interessa vedere qualche film o trasmissione usa il pc», riporta Taccia.
«Comunista disadattato? Ha idee sinistrorse, ma non estreme»
Il ritratto che Angela Taccia restituisce di Sempio è di certo più lusinghiero di quello del collega Massimo Lovati, che nei giorni scorsi ha definito il suo assistito «un comunista disadattato». L’avvocata Taccia ora cerca di fare chiarezza. «Diciamo che ha idee sinistrorse, ma non estreme. Pensa che non ci sia differenza tra opposti estremismi. Non frequenta la chiesa ma non è un mangiapreti e al Santuario della Bozzola non c’è mai andato e non vede nessi con il delitto di Chiara». Per quanto riguarda, invece, i sospetti sul foglietto dove aveva scritto «ho fatto cose brutte, immaginabili», l’avvocata spiega: «Dice che può aver scritto qualcosa di simile perché quando ha le giornate no, non potendosi permettere una terapia, scrive sul diario». Anche sull’impronta palmare, la legale riporta la certezza di Sempio: «Se è di sangue, non è la mia».