Svolta sugli strani malori in una scuola di Merano, non fu colpa del laboratorio di chimica: confessa una studentessa


È stata denunciata in stato di libertà una studentessa dell’istituto Marie Curie di Merano, in provincia di Bolzano, per l’intossicazione di massa avvenuta nella scuola lo scorso 18 marzo. La ragazza, incensurata, ha confessato davanti agli investigatori di aver spruzzato dello spray urticante tra i corridoi della scuola e di aver agito «per fare una bravata», senza alcun motivo specifico. Ora dovrà rispondere delle accuse di lesioni personali ai danni dei compagni intossicati e di interruzione di pubblico servizio conseguente all’evacuazione della Scuola.
L’intossicazione degli studenti e delle studentesse
Quel giorno, oltre venti studenti avevano manifestato sintomi come difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi e malesseri generali. 23 di loro erano stati trasportati in ospedale per accertamenti. La gravità della situazione aveva portato all’evacuazione dell’intero edificio scolastico e alla creazione di un ospedale da campo davanti alla scuola, per far fronte all’emergenza. Le prime ipotesi investigative parlavano di un incidente in laboratorio o di un deodorante difettoso, ma le indagini della polizia, condotte con il supporto della scientifica, hanno portato a una ricostruzione diversa. Grazie alle testimonianze raccolte e alle analisi condotte, gli agenti hanno individuato la giovane come responsabile. «Un gesto sconsiderato ha provocato gravi e diffuse conseguenze ai danni di numerosi studenti, rimasti intossicati, che hanno dovuto ricorrere in via d’urgenza alle cure dei sanitari, i quali sono stati costretti addirittura ad allestire un ospedale da campo per far fronte alla emergenza», ha commentato il questore Paolo Sartori.