L’Ue pensa a uno scudo contro le importazioni dalla Cina: «La crescita di Pechino non avvenga a scapito delle nostre aziende»


«La straordinaria crescita della Cina non deve avvenire a scapito dell’economia europea». Suonano un po’ come un avvertimento le parole pronunciate da Maroš Šefčovič, commissario Ue al Commercio, al Brussels Economic Security Forum. Con la guerra commerciale scatenata da Donald Trump, è diventato più complicato per la Cina esportare i propri prodotti verso gli Stati Uniti. E il rischio, come già si teme da tempo a Bruxelles, è che Pechino scelga di dirottare le proprie esportazioni verso il mercato europeo, il più aperto al mondo. Un processo da gestire con attenzione, se si vuole evitare di penalizzare le imprese del Vecchio Continente.
Lo “scudo” di Bruxelles contro le importazioni cinesi
«L’Ue e la Cina condividono forti interessi reciproci nell’affrontare le sfide bilaterali e globali. Ma è altrettanto importante affrontare le nostre divergenze, poiché la qualità della nostra cooperazione ha un impatto non solo sulle nostre industrie e sui nostri cittadini, ma anche sull’intera economia globale», ha messo in guardia Šefčovič. Come se nesce, dunque? Il politico slovacco suggerisce una soluzione: «Stabilire condizioni di parità negli scambi commerciali e negli investimenti, con un’apertura simmetrica del mercato». In termini più concreti, significa che Bruxelles potrebbe accettare di revocare alcuni dazi, per esempio quelli sulle auto elettriche, in cambio di un accordo che preveda un tetto massimo alla quantità che le aziende cinesi possono esportare in Europa e il pezzo a cui possono vendere i loro prodotti.
I colloqui tra Bruxelles e Pechino in vista del vertice di luglio
A complicare le trattative tra Bruxelles e Pechino è il negoziato parallelo che Šefčovič sta portando avanti con gli Stati Uniti. L’amministrazione americana ha chiarito fin dall’inizio che si aspetta un approccio meno collaborativo dell’Ue con la Cina sul fronte commerciale e diplomatico. In realtà, la politica aggressiva di Trump ha riavvicinato l’Europa e Pechino, che hanno riavviato un dialogo interrotto da mesi. La svolta potrebbe arrivare a luglio, quando si terrà un summit bilaterale tra i vertici delle istituzioni comunitarie e il governo cinese. «Stiamo lavorando intensamente per promuovere progressi in vista del vertice di luglio, che confido creerà un nuovo slancio per rimodellare le nostre relazioni economiche e commerciali», ha aggiunto ancora Šefčovič.
Foto copertina: EPA/Olivier Hoslet | Maroš Šefčovič, commissario europeo al Commercio