La sindaca di Prato Ilaria Bugetti (Pd) indagata per corruzione: cosa c’è nell’inchiesta


La sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, è indagata per corruzione dalla procura di Firenze. L’abitazione della prima cittadina, per cui la procura ha chiesto gli arresti domiciliari, è stata perquisita nella mattinata di oggi, venerdì 13 giugno, quando le è stato notificato l’avviso di garanzia e le è stato chiesto di comparire per l’interrogatorio con il Gip. La procura di Firenze chiede per lei gli arresti domiciliari. Sarà il Gip, con ogni probabilità la prossima settimana, a decidere se adottare la misura cautelare richiesta.
La sindaca: «Assoluta fiducia nella magistratura»
A dare la notizia è stata la stessa Ilaria Bugetti, eletta con il Partito democratico, che in una nota spiega: «In qualità di sindaca di Prato, ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto in data odierna, 13 giugno, un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze». La sindaca di Prato assicura di essersi «messa immediatamente a disposizione dell’autorità procedente nel rispetto reciproco dei ruoli» e ha aggiunto di aver «assoluta fiducia» nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine. «Il mio operato – ha aggiunto Bugetti – è sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale nonché giuridica. Come detto sono a disposizione degli organi inquirenti e con fiducia proseguo nel mio ruolo con dedizione e attenzione al bene comune come ho sempre fatto».
L’indagine per corruzione
L’indagine che ha portato agli arresti domiciliari di Ilaria Bugetti è partita due anni fa, nel corso di un’altra in inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze sulla criminalità cinese a Prato. Secondo quanto ricostruito dai pm, il corruttore della sindaca sarebbe l’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci, con il quale Bugetti aveva avuto rapporti di lavoro anche in passato. In particolare, la procura ipotizza che l’attuale sindaca di Prato abbia ricevuto finanziamenti elettorali durante le comunali del 2024 con l’obiettivo di favorire gli interessi dell’imprenditore. II rapporto corruttivo, sempre secondo quanto sostiene la procura, si sarebbe consumato nel periodo in cui Bugetti era ancora consigliera regionale.