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È Francis Kaufmann il vero nome di Rexal Ford. La scoperta dell’Fbi: cosa si sa dell’«americano» accusato dell’omicidio di Villa Pamphili

16 Giugno 2025 - 17:45 Filippo di Chio
rexal ford villa pamphili
rexal ford villa pamphili
L'ultima svolta sul misterioso uomo arrestato in Grecia arriva dagli Stati Uniti. Si aggiunge un altro tassello sulla sua vera identità e crescono dubbi ora che sia davvero un cittadino americano

Si chiama Francis Kaufmann, e non Rexal Ford, l’uomo accusato di aver ucciso la figlia di pochi mesi e di aver nascosto il cadavere della madre a Villa Pamphili, a pochi metri da quello della madre. Secondo un approfondimento della Fbi, l’uomo avrebbe fornito un nome falso ottenendo così regolarmente il passaporto americano.

L’identità misteriosa della donna e l’inganno del nome falso

Non sembrano aver fine i risvolti del mistero di Villa Pamphili, che la procura di Roma continua a ritenere un duplice omicidio. Secondo le ultime informazioni raccolte, la donna – ancora non identificata e trovata morta poco meno che 30enne per cause ancora da accertare – si sarebbe infatti presentata come «Stella Ford» durante un controllo lo scorso 20 maggio. Un inganno, quello del nome falso, in cui presumibilmente sarebbe caduta quindi anche lei, attingendo a piene mani al cognome fittizio dell’uomo ed evidenziando così la presunta relazione tra i due, anche durante il loro periodo di residenza a Malta. Non è ancora chiaro se Stella sia anch’esso un alias o se, invece, sia il nome vero della madre della piccola. Al momento gli inquirenti la definiscono semplicemente di origini russe o ucraine.

Il nodo dell’estradizione dalla Grecia

Dopo l’arresto in Grecia, sull’isola di Skiathos, per l’uomo è attesa l’estradizione in Italia entro un termine di tre settimane. Il 46enne avrebbe però rifiutato il trasferimento a Roma, insistendo sulla volontà di rimanere detenuto in Grecia. Sulla questione dovrà decidere nei prossimi giorni la Corte d’Appello di Larissa. L’opposizione all’estradizione, però, ha già fatto lievitare le tempistiche dai venti giorni ad almeno due mesi. Kaufmann, che con il nome di Rexal Ford si era presentato come regista di un film multimilionario con una società cinematografica romana, per ora rimarrà nel penitenziario di Volos.



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