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È Anastasia Trofimova la donna trovata a Villa Pamphili. I documenti russi e la telefonata della madre: cosa sappiamo

19 Giugno 2025 - 13:40 Filippo di Chio
chi l'ha visto villa pamphili anastasia donna russa
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In una chiamata alla trasmissione «Chi l'ha visto?», una donna ha riconosciuto i tatuaggi sul piede della figlia. Poi la conferma della procura di Roma: la donna ha 28 anni ed è originaria di Omsk, in Russia

Anastasia Trofimova, 28 anni, nata a Omsk in Russia: è il profilo definitivo della giovane donna trovata morta lo scorso 7 giugno a Villa Pamphili, a pochi passi dal cadavere della figlia di circa un anno. È la procura di Roma a ufficializzare il riconoscimento del cadavere, rimasto senza nome per oltre due settimane, dopo che la presunta madre della donna aveva contattato la trasmissione Chi l’ha visto? comunicando nome della figlia e della piccola nipote, uccisa a pochi giorni dal suo primo compleanno. L’identificazione della donna, scrive la procura in una nota, è stata compiuta anche grazie alla collaborazione con le autorità maltesi e con l’Fbi. La comparazione delle impronte della vittima con quelle del passaporto garantirà la certezza definitiva.

L’ingresso a Malta di Anastasia e la registrazione della figlia Andromeda

L’ingresso a Malta, per studiare l’inglese, era avvenuto nel settembre 2023 usando proprio un passaporto russo a nome Anastasia Trofimova. Sempre a Malta, il 14 giugno 2024, era stata avviata presso l’ambasciata statunitense la pratica di registrazione della bimba, che avrebbe quindi compiuto un anno pochi giorni dopo la sua morte. Il nome – Andromeda – era accompagnato al cognome Ford, il cognome fittizio dell’indagato Rexal Ford, il cui nome in realtà sarebbe Francis Kaufmann, arrestato in Grecia e in attesa di estradizione in Italia per l’omicidio della piccola e per l’occultamento del cadavere della donna. L’uomo, secondo quanto hanno riferito gli inquirenti, sarebbe arrivato a Malta un anno e mezzo prima di lei. Il primo contatto tra i due, sull’isola del Mediterraneo, sarebbe avvenuto subito dopo l’arrivo della giovane.

La chiamata della madre a “Chi l’ha visto?”: «È mia figlia, Rexal Ford le diceva di voler metter su famiglia»

«È mia figlia, si chiama Anastasia. E la neonata si chiamava Andromeda». La telefonata, a Chi l’ha visto?, arriva direttamente dalla Russia. La donna conferma alla trasmissione di Rai 3 di aver riconosciuto il corpo della figlia, bionda e tatuata, trovata senza vita a pochi passi dal corpo della figlia di 6 mesi, lo scorso 7 giugno a Villa Pamphili. Alla presunta madre erano arrivate le foto di lui con la bimba in braccio, scatti che la stessa madre della donna ha mostrato al programma. E ha poi fornito un dettaglio esatto della figlia: il piede con il tatuaggio che corrisponde esattamente a quello mostrato dalla polizia.

Il racconto della madre: «Era andata a Malta a studiare»

Finora la procura di Roma aveva solo chiarito che si trattava di una donna sotto i 30 anni e originaria dell’Est Europa. Per il resto si era affidata alla diffusione dei tatuaggi, unici segni di riconoscimento trovati sul corpo della giovane. La presunta madre della donna aggiunge qualche elemento: «Anastasia era andata a studiare inglese a Malta, lì ha conosciuto Rexal Ford». Dice di aver parlato l’ultima volta con lei, in videochiamata, lo scorso 27 maggio quando la giovane si era già spostata da Malta a Roma. Con lei c’era proprio Kaufmann, che la donna riteneva «una brava persona» e che le avrebbe ripetuto più volte di «voler mettere su famiglia». L’ultimo contatto, per iscritto, tra madre e figlia risale al 2 giugno, cinque giorni prima della morte. In una e-mail la ragazza confida alla madre di avere dei problemi con il suo compagno, ma che «stavano cercando di risolverli». La figlia di Anastasia, secondo il racconto della madre, era stata inizialmente chiamata Andromeda poi Lucia.

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