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I gioielli, il cinema, la pecora nera: storia della famiglia Kaufmann fino all’accusa di omicidio per Francis a Villa Pamphili

francis kaufmann villa pamphili
francis kaufmann villa pamphili
Due fratelli hanno lavorato per colossi del cinema. La madre ha negozi di bigiotteria d'autore. Lui domani dovrà rispondere al pm a Larissa per l'omicidio di Anastasia Trofimova

Sembra una storia di successo di quelle che vengono dagli Stati Uniti. La famiglia di Francis Kaufmann ha avuto fortuna nel business. Mettendo su un commercio di bigiotteria d’autore che l’ha presto resa ricca. Ma dopo la morte del padre i sette fratelli hanno preso strade divere. Molte hanno confluito nel cinema, come è normale per chi vive in California. Ma se due dei suoi fratelli hanno lavorato per colossi del calibro di Warner, Charles Francis invece non ha avuto la stessa fortuna. Soprattutto dopo che, come ha raccontato la sorella Penelope, ha tentato di uccidere uno dei fratelli.

La famiglia Kaufmann

Francis Charles Kaufmann è figlio di una famiglia di successo. Tutto comincia nel 1989, quando la mamma Charlene si butta nel business della bigiotteria d’autore. Il loro primo negozio apre al Pike Place Market di Seattle. Si chiama Gem Mountain e davanti c’è uno Starbucks. Dieci anni dopo traslocano a Laguna Beach e aprono un altro esercizio a Beverly Hilles. La famiglia ha sette figli. Baruch, Isaac e Victor, coinvolti nel business, lanciano la moda di far indossare i loro gioielli alle star, grandi e piccole. Russell Brand, comico arrivato negli States dall’Inghilterra, e il rapper Lil Nas X sono tra i primi testimonial.

La contea di Orange

Intanto la contea di Orange ospita anche le grandi major del cinema. Baruch Kaufmann lavora per la Warner producendo Hacked, sci-fi- del 2016. Isaac lavora per la Omni. Francis Charles invece rompe con la famiglia dopo un’aggressione a uno dei fratelli. E diventa Rexal Ford. Il 22 gennaio del 2019 viene arrestato per assalto a mano armata e due giorni più tardi condannato a 120 giorni di carcere. L’ultima foto su Instagram è del 17 luglio 2019. Intanto i pm sono al lavoro con l’ambasciata italiana in Russia per organizzare un eventuale viaggio della madre di Anastasia, che si trova in Siberia, in Italia. Se dovesse accettare, cosa probabile, potrebbe arrivare a Roma entro la prima settimana di luglio.

L’interrogatorio di Kaufmann

Kaufmann, invece, potrebbe essere sentito nel carcere di Larissa, in Grecia, dove è stato trasferito dopo il fermo avvenuto a Skiathos. Per il momento si è opposto all’estradizione – ha chiesto di essere mandato negli Usa – e si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida. Domani si svolgerà l’udienza per l’estradizione, la Corte d’Appello di Larissa ha sessanta giorni di tempo per decidere sul suo trasferimento in Italia.

«È uno psicopatico»

«Ha lo charme del diavolo e la faccia d’angelo. È uno psicopatico», ha raccontato ieri Penelepe Kaufmann a Repubblica. «Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui», ha aggiunto. Secondo la sorella “Charlie”, come lo chiamano in famiglia, «è un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro. Da ubriaco ha quasi ucciso nostro fratello, per questo è fuggito. Ma se fosse tornato negli Stati Uniti, avrebbe ucciso tutti noi. Eravamo tutti terrorizzati da Charlie, ci ha regalato i giorni più brutti della nostra vita. Non lo volevamo più qui. Se vuoi sapere com’è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie. Ora spero che anche Dio lo abbandoni. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più».

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