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Shell vuole acquistare British Petroleum. L’indiscrezione del Wall Street Journal: «Operazione da più di 80 miliardi»

25 Giugno 2025 - 21:14 Bruno Gaetani
shell fusione bp
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La fusione darebbe vita a un nuovo colosso petrolifero in grado di competere con ExxonMobil e Chevron. Ma Shell smentisce: «Nessuna trattativa, solo speculazioni»

Tornano le grandi manovre nell’alta finanza del petrolio. Secondo il Wall Street Journal, Shell è in trattative per acquistare la rivale Bp (British Petroleum) in quella che sarebbe la più imponente operazione nel settore dagli anni Novanta. Le discussioni, ancora in fase iniziale, potrebbero sfociare in un accordo dal valore superiore alla storica fusione che diede vita a Exxon Mobil. Dalle due aziende interessate non è arrivata alcuna conferma ufficiale. Anzi, da Shell è arrivata proprio una smentita secca. Ma la realtà è che i rumors su una possibile acquisizione di Bp si rincorrono da tempo e il calo del prezzo del greggio potrebbe aver fornito finalmente l’occasione giusta per Shell.

Verso un nuovo colosso petrolifero?

Secondo il Wall Street Journal, un’eventuale fusione tra Shell e Bp avrebbe un valore addirittura superiore alle nozze tra Exxon e Mobil celebrate a fine anni Novanta con un’operazione da 83 miliardi. ll valore di Shell supera i 200 miliardi, mentre Bp vale intorno agli 80 miliardi, ma considerando un potenziale premio per l’acquisizione, la transazione potrebbe superare il precedente del 1999. Unendo le forze, inoltre, le due compagnie petrolifere creerebbero un nuovo colosso del settore, in grado di competere ad armi pari con Exxon Mobil e Chevron.

Shell smentisce: «Nessuna trattativa»

A smentire le indiscrezioni di un negoziato in corso è un portavoce di Shell, che all’agenzia Bloomberg, dichiara: «Questa è speculazione di mercato. Non ci sono trattative». In realtà, un eventuale acquisto di Bp da parte di Shell non coglierebbe completamente di sorpresa gli analisti del settore. British Petroleum è da tempo sotto pressione a causa delle performance deludenti degli ultimi anni, che hanno messo l’azienda al centro di rumors su possibili acquisizioni. Lo scorso marzo, era stata proprio Bloomberg a riportare l’intenzione di Shell di stringere un accordo, ma solo una volta che i prezzi del petrolio sarebbero scesi. Con l’allentarsi delle tensioni fra Iran e Israele, le quotazioni del greggio sono in calo da giorni e potrebbero aver fornito a Shell il contesto ideale per dare il via alle trattative.

Foto copertina: EPA/Vickie Flores