Niente esenzione Irpef per le borse di studio post-laurea: la novità del decreto scuola che preoccupa i ricercatori


A partire dal 7 giugno scorso, le borse di studio per attività di ricerca post-laurea sono tassate. Lo prevede una modifica inserita nel cosiddetto decreto Pnrr-scuola, che ha tolto l’esenzione Irpef e l’irrilevanza ai fini Irap. Il decreto in questione, scrive il Corriere, modifica la legge Gelmini del 2010, che introdusse due nuove figure: incarichi post doc e incarichi di ricerca. Entrambi continueranno a beneficiare dell’esenzione Irpef, ma lo stesso non accadrà più le borse già assegnate che non rientrano in queste due fattispecie.
Chi sarà colpito dalla mancata esenzione Irpef delle borse di studio
Il paradosso è che lo stesso decreto consente alle università di continuare a conferire borse di studio per la ricerca. Allo stesso tempo, il provvedimento prevede che le borse post-laurea saranno soggette a tassazione perché non rientrano più nella casistica degli «incarichi di ricerca» che beneficiano dell’esenzione Irpef. Una svista normativa forse, che – in assenza di correttivi – rischia di costare caro a quei giovani ricercatori che già hanno ottenuto una borsa di studio post-laurea e che ora, a causa delle nuove regole sulla tassazione, vedranno ridursi gli importi a partire dai prossimi mesi.
La replica del ministero dell’Università
Il ministero dell’Università e della Ricerca, contattato dal Corriere, sostiene che in realtà il problema non sussiste. Il decreto in questione non prevede infatti alcuni principio di retroattività, il che metterebbe in salvo le borse di studio assegnate prima dell’entrata in vigore della nuova normativa dalla possibilità di dover pagare più tasse. In ogni caso, precisa il Mur, la decisione di concedere l’esenzione irpef solo alle borse che rientrano tra gli «incarichi di ricerca» è stata presa proprio per incentivare queste nuove forme contrattuali, che prevedono più tutele rispetto a quelle precedenti.
Foto copertina: Dreamstime/Gugurat