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Irene Maiorino molestata a Roma: «Si masturbava guardandomi». La denuncia dell’attrice de l’Amica Geniale – Il video

26 Giugno 2025 - 23:11 Cecilia Dardana
L'amara sorpresa dopo una serata al Pigneto: «Ho preso il telefono, gli ho fatto un video e l'ho rincorso»

«Ieri dopo cena, tornando a casa, mi fermo a mandare dei messaggi e mi sento fissare». Inizia così il racconto sui social di Irene Maiorino, volto di Lila nella serie L’amica geniale, che è stata vittima di un abuso sessuale nel quartiere Pigneto, a Roma. «Ben vestito, fermo tra due macchine. Dico “che guardi?”, abbasso lo sguardo, si stava masturbando fissandomi il sedere, la faccia. Mi è sembrato un secolo con lui a gambe divaricate che continuava. Ho preso il telefono, ho un video in cui lo rincorro». Era sera e Maiorino, con il telefono in mano che stava rispondendo a dei messaggi, ha alzato lo sguardo e l’ha visto. Non ci ha pensato due volte a riprenderlo e documentare tutto. Nel video lei lo rincorre e gli grida: «Fatti vedere in faccia, brutta mer… che sei».

La denuncia di Irene Maiorino

Nel video si vede lui di spalle che fugge sul monopattino. «Purtroppo – ha detto ancora Maiorino – appena ho preso il telefono, è scappato infilandosi al volo il pisello nei pantaloni. Questo bravo e ben vestito ragazzo. Ma giro comunque il video, semmai potesse servire a identificarlo». Maiorino decide poi di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.«Grazie a tutte e tutti per i messaggi, io sono andata a denunciare, denunciate sempre per voi e per, ahimè, la prossima – racconta in una storia su Instagram -. Io ho trovato dei poliziotti che dopo non molto hanno cominciato ad ascoltarmi ma è sempre difficile, dobbiamo quasi sempre fare un’opera di convincimento per spiegare la gravità di queste cose che accadono e della frequenza, con cui accadono. E concludo dicendo che sicuramente una persona che fa una cosa del genere tanto bene non sta ma nella maggior parte dei casi, e anche nel mio, non sono soggetti completamente spostati con dei disturbi mentali. Il problema è culturale, di educazione sessuale e sentimentale degli uomini, ringrazio tutte le donne che mi hanno scritto e ricordato quanti episodi ho già vissuto e subìto durante la mia adolescenza, cioè noi viviamo e cresciamo con episodi del genere».

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