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«Coop diffonde odio contro gli ebrei, si scusi»: la denuncia della Comunità ebraica dopo il ritiro di alcuni prodotti israeliani dai supermercati

27 Giugno 2025 - 18:20 Cecilia Dardana
coop supermercato
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Walter Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, ha commentato la decisione di Coop Nazionale di togliere dagli scaffali dei supermercati alcuni prodotti di provenienza israeliana in solidarietà alla Palestina: «Boicotta Israele»

«La dichiarazione diffusa in queste ore non sana un’azione dal sapore inequivocabilmente antisemita che rimarrà come una macchia nella storia delle cooperative i cui vertici sono moralmente corresponsabili della diffusione di un sentimento di odio contro gli ebrei». Lo afferma in una nota Walter Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, commentando quanto spiegato da Coop Nazionale dopo che alcune cooperative locali hanno deciso di togliere dagli scaffali dei supermercati alcuni prodotti di provenienza israeliana in solidarietà alla Palestina. «L’unica cosa che devono fare i manager Coop è chiedere scusa», continua Meghnagi. Nei giorni scorsi, infatti, Coop, oltre ad aver rimosso dagli scaffali alcuni prodotti israeliani, aveva anche reso disponibile la Gaza Cola, i cui ricavati servono a raccogliere fondi per la popolazione palestinese.

Meghnagi: «Subdolo antisemitismo»

«La dichiarazione dei vertici della Coop è un esempio di ambiguità e di subdolo doppiopesismo. Nel comunicato viene detto da una parte che non spetta alle aziende Coop ritirare i prodotti israeliani dagli scaffali e boicottare Israele, dall’altra si strizza l’occhio al più subdolo antisemitismo dicendo che sarebbe un “diritto” del consumatore boicottare un Paese come frutto di una libera scelta, facendo leva su un mainstream drogato da una sistematica disinformazione», spiega Meghnagi. «Accortisi del clamoroso autogoal, i vertici Coop, avendo scelto una metodologia che ricorda i metodi degli anni trenta, tentano di salvare capra e cavoli e la toppa si rivela peggiore nel buco – conclude -. Non una parola sulla strage del 7 ottobre, sui 70 ostaggi israeliani nelle mani degli stragisti di Hamas».

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