«C’era gente che vomitava e piangeva». Panico sul volo Ryanair bloccato a Trapani. Passeggeri bloccati in pista al chiuso, senza aria condizionata


Un volo Ryanair, ieri sera, all’aeroporto di Trapani ha avuto una partenza molto difficile. Il volo delle 19:10, diretto a Roma Fiumicino, è decollato in ritardo a causa di un pezzo mancante. I passeggeri, circa 150, hanno aspettato a bordo, con il portellone chiuso e senza aria condizionata. A ricostruire la brutta disavventura è Today, che ha raccolto alcune testimonianze. «Ci hanno spiegato che dovevamo aspettare un pezzo che mancava, altrimenti non potevamo partire, e che sarebbe arrivato a momenti. Eravamo fermi, aereo spento, senza aria condizionata. Un caldo insopportabile», ha spiegato a Today.it un passeggero romano.
Panico a bordo
«Un signore si è alzato e lamentava un malore, poco dopo in molti hanno fatto lo stesso e si è scatenato il panico a bordo – ha raccontato alla testata il passeggero -. Gente ammassata nel corridoio, chi urlava, chi si insultava. C’erano anche bambini, spaventatissimi. Abbiamo chiesto di scendere, ma ci hanno detto che a quel punto dovevamo tornare dentro l’aeroporto e la partenza sarebbe slittata di almeno tre ore. Hanno aperto il portellone per far entrare almeno un po’ d’aria, ma ovviamente non bastava per tutto l’aereo, così finalmente, dopo mezz’ora, siamo usciti sulla scala, dove una hostess faceva da barriera. La gente era inferocita, c’erano scene di panico vero, e alla fine ci hanno fatto scendere dall’aereo, sostando sulla pista. Cosa che è vietata, ma ormai la situazione era fuori controllo».
«Una volta scesi c’era chi vomitava, chi piangeva»
Ma non è finita. «Una volta scesi c’era chi vomitava, chi piangeva – sottolinea – spiegato a parole non si può capire bene, lo so, ma è stato un incubo. Sono traumatizzato, come tanti altri. Quando ci hanno detto che potevamo partire c’era gente che non voleva risalire, durante il volo eravamo tutti molto tesi. Dopo l’atterraggio, con l’aereo ancora in corsa sulla pista, molte persone si erano già alzate, volevano scendere. Una follia».