Tor Vergata, l’inchiesta per omicidio colposo dopo la lite e i pugni in sala operatoria: il paziente è morto


C’è un’indagine per omicidio colposo sulla lite in sala con pugni che ha coinvolto il professor Giuseppe Sica e la sua assistente, Marzia Franceschilli. Il paziente infatti è morto alcuni giorno dopo l’intervento. Franceschilli accusa il collega di averle sferrato un pugno. Un video testimonia gli insulti del professore, che alcuni giorni dopo si è difeso con una nota inviata alla stampa. Ieri il primario ha festeggiato perché il comitato di garanzia del Policlinico di Tor Vergata non ha preso provvedimenti in merito al suo comportamento in sala operatoria nell’occasione. «È stata riconosciuta la correttezza del mio operato», ha detto.
L’indagine
Intanto c’è un’indagine per omicidio colposo. Il Policlinico aveva rifiutato di far sapere se il paziente fosse vivo dopo l’operazione. Gli interventi, scrive oggi Repubblica Roma, in realtà sarebbero stati due: il secondo a due giorni di distanza dal primo per disinfettare le ferite. Il paziente è morto dieci giorni dopo il primo intervento. L’inchiesta, ancora in fase preliminare, procede contro ignoti. Nessun nome è stato iscritto nel registro degli indagati. La lite in sala operatoria è avvenuta il 6 giugno. La Regione Lazio però ha intanto comunicato il nome del prossimo commissario per Tor Vergata. Sarà Ferdinando Romano, già alla guida della direzione Salute quando la presidente del Lazio era Renata Polverini.
La questione Sica
Secondo quanto ha raccontato Franceschilli Sica l’avrebbe colpita con un pugno dietro la nuca e l’avrebbe insultata. Quattro sono i testimoni che hanno confermato i fatti. Lei si è fatta refertare al pronto soccorso: prognosi di 15 giorni per una lesione. Si cercano anche precedenti di escandescenze in sala operatoria per Sica. Il comitato di garanzia lo ha assolto con due voti contro uno. La procura invece dovrà stabilire se la morte del paziente sia stata causata da un errore e se questo sia in qualche modo collegato al caos scoppiato in sala operatoria.