Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpFrancis KaufmannGaza
POLITICAAnimaliCamera dei deputatiGoverno MeloniLegaLupi

Ddl Montagna, saranno gli agenti di polizia ad uccidere i lupi: «Metodo più cruento ma rapido»

30 Giugno 2025 - 17:41 Sofia Spagnoli
lupo caccia ddl
lupo caccia ddl
Bocciata l'ipotesi sterilizzazione. Bruzzone (Lega): «Non ha senso. Bisognerebbe cercare 5mila lupi nei boschi italiani. Servirebbero miliardi di euro»

Si torna a parlare di lupi, ma questa volta non nei palazzi europei, dove già ad aprile il Consiglio europeo aveva modificato le direttive sulla tutela del Canis lupus, declassandolo. Il tema si fa strada, invece, nella Camera dei deputati. A metà di questa settimana, infatti, riprenderanno le votazioni sul disegno di legge per la promozione e la protezione delle zone montane, noto come ddl Montagna. E, tra i punti in discussione, ci sarà proprio l’articolo dedicato ai lupi. Le votazioni sul ddl sono iniziate mercoledì scorso, accolte con grande soddisfazione anche dal ministro Roberto Calderoli, che segue il provvedimento in commissione fin dalla sua prima seduta. Ma quello sui lupi è uno dei punti più controversi contenuti nel testo, e si prevedono tensioni in Aula. L’opposizione ha già espresso il proprio dissenso, appoggiata da molte associazioni ambientaliste che hanno alzato la voce.

L’emendamento della Lega

L’emendamento, raccolto nell’articolo 12, è a firma di Francesco Bruzzone deputato della Lega, ma – soprattutto – responsabile nazionale del dipartimento gestione faunistica del Carroccio. Qui, al comma due si chiede che il «declassamento avvenuto a livello europeo» attraverso la modificazione della direttiva sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, venga recepita anche Italia.

Il declassamento del lupo

A fine 2024, il Comitato permanente della Convenzione di Berna per la conservazione della flora e della fauna selvatiche ha votato a favore della proposta avanzata da Bruxelles per il declassamento dello status di protezione del lupo: da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta”. Una decisione che molti hanno letto come una sorta di battaglia personale della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che nel 2022 ha perso il suo pony, Dolly, sbranato da un lupo nei pressi della sua residenza. Il 5 giugno di quest’anno, poi, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato in via definitiva il cambiamento di status. Cosa che consente agli Stati membri di avere una maggiore flessibilità nella gestione della popolazione della specie, anche introducendo misure più restrittive.

L’abbattimento dei lupi

Ma Bruzzone smentisce ogni legame con la caccia: «Non si tratta di una caccia al lupo, anche perché nessun cacciatore ha interesse a cacciarlo», spiega. Saranno le Regioni a poter richiedere piani di controllo e mantenimento della specie, previa approvazione da parte dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Solo dopo questo via libera sarà possibile intervenire con riduzioni numeriche controllate. Quanto alle modalità, Bruzzone precisa: «L’abbattimento sarà eseguito da agenti di polizia giudiziaria (probabilmente dalla Forestale, oggi in forza ai Carabinieri ndr). È un metodo violento, sì, ma più rapido».

No sterilizzazione

Non è stata presa in considerazione l’ipotesi di sterilizzare alcuni esemplari di Canis lupus per ridurne la popolazione, come invece proponevano alcune organizzazioni di allevatori e agricoltori locali, dall’Emilia Romagna alla Toscana (regioni in cui i lupi hanno aggredito alcuni allevamenti nel corso dell’ultimo anno). Una scelta dettata da motivazioni economiche. «La sterilizzazione è teoricamente applicabile a qualsiasi animale, ma richiederebbe prima la cattura e poi un intervento chirurgico su ciascun esemplare – continua il deputato – E questo diventa estremamente complesso quando si parla di circa 5mila lupi che si muovono liberamente nei boschi italiani. Ha idea di quanti miliardi di euro servirebbero

leggi anche