Forza Italia non trema più e Antonio Tajani può stappare champagne. In ritardo, ma dai Berlusconi e dalla Fascina arrivano 700 mila euro


Il brivido non è durato molto, ma ora è arrivata la certezza: gli eredi di Silvio Berlusconi non hanno deciso di abbandonare al suo destino Antonio Tajani e Forza Italia, il partito che il Cavaliere ha fondato e sempre guidato fino all’ultimo suo giorno. Il sospetto era venuto osservando i tabulati dei finanziamenti ai partiti depositati alla tesoreria delle Camere e pubblicati sul sito del parlamento italiano: a differenza degli anni precedenti non c’era traccia di alcun finanziamento da parte dei figli, dei familiari o delle società di Berlusconi, che negli ultimi anni avevano versato a testa 100 mila euro (il massimo consentito dalla legge) fra il mese di marzo e quello di aprile. Nessuna traccia neanche nella sezione “amministrazione trasparente” del sito del partito. Ma in extremis con semplice ritardo alla fine del primo semestre quei bonifici sono partiti ed arrivati nelle casse di Forza Italia. E Tajani felice può stappare champagne.

Il tesoriere assicura: arrivati 7 bonifici da100 mila euro da parte di tutti gli eredi di Silvio
A dare la notizia ad Open dopo l’articolo che evidenziava la loro singolare assenza, è stato il nuovo tesoriere di Forza Italia, Fabio Roscioli: «I soldi sono arrivati», spiega al telefono, «e non sono ancora registrati perché non c’è stato il tempo tecnico di farlo. Lei può credermi o no, senza documentazione, ma le assicuro che sono stati bonificati 700 mila euro sul conto del partito e li troverà fra qualche giorno nella documentazione che cercava». Fininvest ha confermato ad Open l’anticipazione di Roscioli, e quindi ogni dubbio si è dissolto. Hanno inviato 100 mila euro ciascuno in contemporanea tutti e cinque i figli di Berlusconi: Marina, Piersilvio, Eleonora, Barbara e Luigi. Nella stessa data si sono aggiunti due altri bonifici, sempre da 100 mila euro ciascuno: uno è stato disposto da Paolo Berlusconi, e il secondo da Marta Fascina, i beneficiari del ricco legato testamentario del fondatore di Fininvest e Forza Italia. Nelle casse azzurre ci sono quindi ora 700 mila euro in più, che si aggiungono alle decime che gli eletti (sempre con qualche eccezione) sono tenuti a versare ogni mese, con un contributo minimo di 900 euro girati dalla propria indennità e rimborsi ottenuti grazie all’elezione.