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Mimmo Lucano non è più sindaco di Riace, il Tribunale decreta la decadenza dopo la condanna a 18 mesi per falso

01 Luglio 2025 - 18:06 Ugo Milano
La sentenza a Reggio Calabria in applicazione della legge Severino. Il politico calabrese nel frattempo è diventato eurodeputato con Avs

Il Tribunale di Locri ha dichiarato decaduto Mimmo Lucano da sindaco di Riace. Nella sentenza depositata oggi i giudici di Reggio Calabria hanno così accolto il ricorso presentato dalla prefettura, in applicazione della legge Severino. Lucano, 67 anni, è diventato famoso in tutto il mondo per aver costruito il “modello Riace” di accoglienza e integrazione dei migranti nel borgo calabrese che ha guidato dal 2004. La sua stella è stata però offuscata a partire dal 2017 dall’inchiesta “Xenia” che ha preso di mira presunti illeciti amministrativi nella gestione proprio di quel sistema. Nel 2021 il Tribunale di Locri lo ha condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi di reclusione per i reati di truffa, peculato, falso ideologico e abuso d’ufficio, aggravati dalla costituzione di associazione per delinquere contro la Pubblica Amministrazione. La pena è stata rivista notevolmente al ribasso nei successivi gradi di giudizio, sino all’epilogo dello scorso febbraio, con la condanna definitiva a 18 mesi per falso in atto pubblico, con pena sospesa. Il Consiglio comunale si era però opposto con apposito voto alla decadenza di Lucano in applicazione della legge Severino. Fino alla sentenza odierna dopo l’azione legale avviata dalla prefettura. Dal 2024 Lucano è diventato parlamentare europeo, eletto (con oltre 188mila preferenze raccolte) nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra.

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