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A Pesaro è vietato per i bambini giocare a pallone per strada. L’ordinanza del sindaco per tutelare i turisti

Andrea Biancani divieto giocare a calcio Pesaro
Andrea Biancani divieto giocare a calcio Pesaro
Il divieto del primo cittadino Biancani proibisce di giocare a pallone e svolgere giochi simili nelle principali piazze e aree turistiche fino al 31 agosto. Previste sanzioni da 50 a 250 euro per i trasgressori.

Dopo le disfatte della nazionale maschile di calcio, una delle motivazioni più ricorrenti che vengono addotte dagli addetti ai lavori, e non solo, è la mancanza di talento. Si sente spesso dire, un po’ nostalgicamente, che siccome i giovani non giocano più per strada con porte improvvisate e Super Santos non nasceranno più i nuovi Totti o Del Piero. Allora se questa è veramente la ragione, il prossimo numero 10 della nazionale non arriverà certamente da Pesaro: a seguito dell’ordinanza emessa dal sindaco Andrea Biancani, sarà vietato giocare a calcio e svolgere altre attività affini nelle piazze principali e nei luoghi particolarmente frequentati dai turisti. L’ordinanza, emessa alla fine di giugno, sarà in vigore fino al 31 di agosto e prevede sanzioni per i trasgressori da 50 a 250 euro.

Le parole del Sindaco

Il provvedimento adottato dal sindaco dell’area di centro sinistra cerca di bilanciare il benessere dei turisti con la sicurezza dei bambini: «Comprendiamo il desiderio dei più giovani di creare momenti di convivialità e divertimento, ma allo stesso tempo è nostro dovere garantire la sicurezza di tutti i cittadini, il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici» afferma il sindaco Biancani. «In queste prime settimane di chiusura al traffico del lungomare ci sono arrivate numerose segnalazioni sia dei residenti, ciclisti, autisti di Ami, attività economiche e ricettive, che lamentano lanci di oggetti che possono recare pericolo alla sicurezza delle persone». In più, ricorda, «sul lungomare transitano mezzi autorizzati e la navetta del trasporto pubblico, quindi giocare a pallone in mezzo alla strada è un rischio anche per chi lo fa». L’ordinanza esclude esplicitamente i bambini che giocano se accompagnati da adulti.

I divieti nelle altre città

Quella del comune di Pesaro non è la prima ordinanza a vietare ai bambini di giocare in strada a qualsiasi gioco che preveda un pallone. Da Nord a Sud, sono diverse le città italiane che a vari livelli hanno adottato provvedimenti simili. A Roma, il Regolamento di Polizia Urbana e del Verde Pubblico vieta l’uso del pallone e dei pattini se possono arrecare disturbo agli altri utenti o danneggiare le aree verdi. A Napoli, norme analoghe vietano il gioco del pallone in aree pubbliche, ritenendolo potenzialmente pericoloso per la sicurezza urbana e una minaccia per il patrimonio artistico. A Milano, invece, la regolamentazione è più sottile ma altrettanto efficace: le aree gioco sono chiaramente delimitate e riservate ai bambini sotto i 12 anni, al di fuori di quei confini, lo spazio urbano resta inaccessibile al gioco. Anche Lecce si è adeguata, inserendo nel proprio regolamento urbano il divieto di «praticare giochi di qualsivoglia genere sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, compresi i marciapiedi e i portici», ma in quella occasione i ragazzi scesero in piazza per protestare.

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