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Doppio stop dei giudici alla stretta migratoria di Trump: «Ha abusato della sua autorità»

02 Luglio 2025 - 23:21 Valentina Romagnoli
Trump-tribunali-bloccano direttive
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Un giudice a Washington ha dichiarato illegittima la direttiva che negava il diritto d'asilo a chi attraversa il confine col Messico, mentre a New York un tribunale ha bloccato la revoca della protezione temporanea per centinaia di migliaia di haitiani

Due sentenze emesse da giudici federali negli Stati Uniti hanno inflitto un duro colpo alle politiche migratorie del presidente Donald Trump. Lo riporta la Cnn. Entrambe le decisioni confermano un orientamento critico nei confronti dei tentativi dell’amministrazione di modificare unilateralmente norme stabilite dal Congresso.

Bloccata la direttiva anti-asilo al confine con il Messico

La prima decisione arriva dal giudice federale Randolph Moss, che ha annullato una direttiva dell’amministrazione Trump che impediva ai migranti entrati illegalmente dal confine meridionale con il Messico di richiedere asilo negli Stati Uniti. Secondo Moss, il provvedimento adottato dal tycoon rappresenta un abuso di potere da parte dell’esecutivo: «Il presidente non può adottare un sistema di immigrazione alternativo che sostituisca le leggi emanate dal Congresso», ha scritto nella motivazione della sentenza. La decisione ribadisce il principio secondo cui la normativa sull’asilo rientra tra le competenze esclusive del Congresso, e ogni tentativo di aggirarla da parte dell’esecutivo viola la separazione dei poteri sancita dalla Costituzione americana.

Revoca alla protezione temporanea per 500 mila haitiani bloccata

A poche ore di distanza, un secondo pronunciamento ha colpito un’altra misura restrittiva voluta da Trump: la revoca dello status di protezione temporanea (Tps) per oltre 500 mila cittadini haitiani. Questa volta è stato il giudice distrettuale di New York, Brian M. Cogan, a stabilire che anticipare di almeno cinque mesi la fine del programma di tutela è illegale. Molti dei beneficiari vivono negli Stati Uniti da oltre un decennio, e la decisione dell’amministrazione avrebbe messo a rischio la stabilità di intere comunità. La sentenza sottolinea come anche in questo caso l’esecutivo abbia agito oltre i propri margini di manovra, cercando di accelerare una decisione senza rispettare le tutele previste dalla legge.

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