Carceri, l’inchiesta per corruzione sui lavori in Lombardia


Turbativa d’asta, falso ideologico e corruzione. Queste le ipotesi di reato della procura di Milano nell’ambito di un’inchiesta su gare truccate in sei carceri in Lombardia. Tre gli indagati: un ex funzionario del Provveditorato regionale per la Lombardia, un ingegnere dello stesso provveditorato e il rappresentante legale dell’azienda che si sarebbe accaparrato i lavori in cambio di mazzette. Le indagini sono coordinate dalle pm Giovanna Cavalleri e Giancarla Serafini.
Al centro dell’inchiesta l’ingegnere che lavorava al Provveditorato regionale per la Lombardia – Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, in relazione alla sua funzione di progettista e direttore dei lavori in alcune carceri. Stamani il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano sta eseguendo perquisizioni in tutta Italia nei confronti di più persone, alcune con funzioni al Provveditorato regionale per la Lombardia, dove sono in corso anche acquisizioni di documenti. Le presunte gare truccate, in cambio di mazzette, sui lavori nelle carceri riguardano sei penitenziari, ossia San Vittore e Opera a Milano e poi ancora quelli di Pavia, Como, Brescia e Monza.