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Promosso matematicamente alla Maturità, fa scena muta all’orale e lo passa. La protesta di uno studente: «Il sistema dei voti è ingiusto»

06 Luglio 2025 - 14:01 Alba Romano
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Gianmaria Favaretto, 19enne di Padova, spiega la sua scelta: «Avevo raggiunto il limite di sopportazione, i miei genitori sono stati comprensivi»

È entrato in aula per l’esame orale di Maturità, ha salutato i professori, firmato il registro e poi si è rivolto così alla commissione: «Signori, grazie di tutto, ma io questo colloquio di maturità non lo voglio sostenere. Arrivederci». Il protagonista della storia è Gianmaria Favaretto, 19enne e (ormai ex) studente del liceo scientifico Fermi di Padova. Forte dei crediti accumulati negli anni precedenti e dei buoni risultati agli esami scritti, il ragazzo si è presentato all’orale e, anziché sostenere l’esame, ha inscenato una protesta.

La scena muta all’orale

«Credo di essere il primo che fa una cosa del genere al Fermi. L’esame di Maturità per me è una sciocchezza», spiega Favaretto in un’intervista al Mattino di Padova. Dietro la sua scena muta all’esame orale c’è la volontà di protestare contro il meccanismo di valutazione degli studenti, che a suo modo di vedere «non rispecchia la reale capacità dei ragazzi, figuriamoci la loro maturità». Nell’intervista, Favaretto aggiunge: «In classe c’è molta competizione. Ho visto compagni diventare addirittura cattivi per un voto».

I 62 punti accumulati prima dell’orale

Il giovane studente padovano rivela di aver raggiunto il suo «limite di sopportazione» nei confronti di un sistema che percepisce come ingiusto. E così, in vista dell’esame orale di Maturità, ha pensato di esternare il suo pensiero con i professori. Per evitare brutte sorprese, Favaretto ha dovuto comunque fare bene i calcoli. Con i 31 crediti accumulati e i buoni risultati degli scritti (17 nella prima prova, 14 nella seconda), il 19enne si è presentato all’orale con 62 punti, ossia con la promozione già garantita.

Le reazioni di professori e famiglia

Il suo rifiuto di sostenere l’esame orale ha sorpreso i professori, che inizialmente non hanno capito le sue motivazioni. «La presidente è stata rigida, mi ha detto che non sostenendo l’orale insultavo il lavoro dei docenti che avevano corretto i miei scritti», spiega nell’intervista al Mattino di Padova. Dopo un dialogo con i professori interni, che lo conoscevano bene, la situazione si è risolta con un compromesso: Favaretto ha risposto ad alcune domande sul programma e ha ottenuto 3 punti aggiuntivi, chiudendo l’esame con 65/100. La decisione di fare scena muta non era stata condivisa con i genitori, che però – assicura il giovane – «sono stati comprensivi».

Foto copertina: ANSA/Filippo Venezia

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