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Bonus da 1,40 euro per ogni bagaglio fuori misura beccato, ecco il premio agli addetti che sfidano gli insulti dei passeggeri

08 Luglio 2025 - 23:28 Valentina Romagnoli
bagaglio a mano easy jet
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Il personale di terra di Swissport che opera per EasyJet beneficerà del riconoscimento allo sforzo «speciale» per assicurare la linea dura

Il personale di terra che lavora ai gate per della compagnia aerea EasyJet riceverebbe bonus in denaro ogni volta che segnala un passeggero con un bagaglio a mano fuori misura. La rivelazione emerge da un’email interna inviata dal gestore aeroportuale Swissport e svelata dal Guardian. Secondo il messaggio, i dipendenti di Swissport in sette aeroporti del Regno Unito, tra cui Birmingham, Glasgow, Jersey e Newcastle, riceverebbero 1,20 sterline (circa 1,40 euro) di premio per ogni bagaglio fuori misura identificato al gate. Il pagamento rientra in un programma chiamato EasyJet gate bag revenue incentive, pensato per «premiare gli agenti che fanno la cosa giusta», come si legge nella comunicazione. Il programma di incentivi risulta ancora attivo, nonostante l’email risalga al novembre 2023.

Un sistema che premia i dipendenti, ma non senza pressioni

L’email chiarisce che la compagnia utilizzerà un sistema di tracciamento interno per monitorare le performance dei singoli agenti, al fine di offrire supporto e formazione, ma assicura che tali dati «non saranno usati in modo negativo». Nonostante ciò, la pressione sui dipendenti resta concreta, secondo quanto riferito da ex lavoratori del settore. Un ex manager di Swissport, intervistato dal Sunday Times, ha raccontato in forma anonima che affrontare i passeggeri con bagagli non conformi è un’operazione delicata, simile a «controllare i passeggeri che non hanno pagato il biglietto». Si rischiano abusi verbali, se non peggio.

EasyJet ha dichiarato di non essere coinvolta

Mentre Swissport ha difeso il proprio operato, sottolineando che applica le politiche delle compagnie aeree nel rispetto dei contratti stipulati e che il suo obiettivo resta garantire operazioni sicure ed efficienti, gestendo circa 4 milioni di voli all’anno, EasyJet, dal canto suo, ha spiegato che non è direttamente coinvolta nella gestione degli incentivi economici. Questa infatti sarebbe affidata ai singoli operatori aeroportuali. Anche Ryanair è intervenuta sulla vicenda, facendo sapere che non offre incentivi economici al personale Swissport che opera ai propri gate, pur non specificando se ne vengano concessi ad altri operatori.

Anche Dhl coinvolto nel sistema di bonus

A premiare il personale per l’individuazione dei bagagli non conformi non è solo Swissport. Anche i dipendenti della Dhl Supply Chain, che lavorano negli aeroporti di Gatwick, Bristol e Manchester, ricevono una somma bonus per ogni bagaglio EasyJet fuori misura identificato. Il compenso orario base per gli addetti Swissport si aggira intorno a £12 (poco meno di 14 euro). Il bonus, quindi, rappresenterebbe un piccolo incentivo economico per chi lavora quotidianamente ai gate.

Le regole di EasyJet e il costo per i passeggeri: 48 sterline in più se il bagagli è fuori misura

EasyJet consente di portare con sé gratuitamente solo un piccolo bagaglio a mano che può essere riposto sotto il sedile. I bagagli più grandi, da sistemare nelle cappelliere, sono soggetti a un supplemento a partire da 5,99 sterline (quasi 7 euro), che varia in base al volo. Se un bagaglio fuori misura viene bloccato al gate, il passeggero è costretto a pagare 48 sterline (quasi 56 euro) per l’imbarco in stiva. I pagamenti vengono effettuati direttamente al banco, come indicato nella comunicazione aziendale.

La nuova normativa Ue sui bagagli a mano

L’idea che il personale venga incentivato a confiscare le valige fuori misura potrebbe suscitare ulteriori malumori tra i viaggiatori, già scontenti delle tariffe sui bagagli a mano. Di recente, il Parlamento europeo ha approvato una proposta che mira a garantire ai passeggeri il diritto di portare a bordo gratuitamente un secondo bagaglio a mano fino a 7 kg. Se la normativa verrà ratificata da almeno il 55% degli Stati membri dell’UE, si applicherà a tutti i voli intraeuropei, così come a quelli in partenza o in arrivo dall’Unione.

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