Nuove strutture, 1200 assistiti, un nuovo manifesto delle persone sordocieche: il 2024 della Lega del Filo d’Oro


Sessantuno anni di impegno per riconnettere le persone sordocieche al mondo esterno, un presente fatto di sfide e uno sguardo rivolto al futuro. La Lega del Filo d’Oro ha celebrato oggi, 10 luglio, un anniversario importante con la presentazione, presso l’Università degli Studi di Milano, del suo Bilancio Sociale 2024, anno in cui la fondazione ha tagliato il traguardo dei 60 anni di attività. Un’occasione per raccontare cosa significa, oggi, prendersi cura delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriali intrecciando un lavoro di assistenza, ricerca e difesa dei diritti. Oltre al presidente della Fondazione Rossano Bartoli, erano presenti Barbara Duca, direttore amministrativo delle finanze, Roberto Costantini, direttore generale, Dea Palmitessa, area manager di Unicredit e Clodia Vurro, docente dell’Università degli studi di Milano.
Bartoli: «Una crescita sostenibile»
Il 2024 si conferma un anno di crescita per la Fondazione: sono state 1.271 le persone assistite, e oltre 72 mila le giornate di ricovero erogate nei cinque centri residenziali di Osimo, Termini Imerese, Molfetta, Modena e Lesmo. Aumentano anche le sedi sul territorio, con l’apertura del primo centro in Abruzzo e l’attivazione di un nuovo presidio in Calabria, portando a 11 le regioni coperte. «Abbiamo scelto di celebrare questo traguardo pensando a quello che ci aspetta», ha detto Rossano Bartoli, presidente della Fondazione. «Non è solo un momento per rendere conto del lavoro fatto, ma anche per riflettere sul senso del nostro impegno. Crescere in modo sostenibile significa sapere dove vogliamo andare e quanto possiamo ancora fare». Aggiunge Rossano Bartoli che il progetto di espansione della Lega del Filo d’Oro non ha alcuna intenzione di arrestarsi, anzi: «Dopo l’apertura della sede di Rende poche settimane fa, abbiamo già in progetto di aprire una nuova struttura in Sardegna, a Nuoro».
Le persone dietro la Lega del Filo d’Oro
Dietro i numeri, c’è anche la rete umana che rende possibile lo sforzo della Lega del Filo d’Oro: 774 dipendenti, 662 volontari e una raccolta fondi in crescita del 17%. Una comunità in espansione che continua a sostenere la missione della Fondazione soprattutto grazie alla generosità di donatori privati: nel 2024 sono stati 72 i milioni ricevuti dalla fondazione di cui circa 50 provenienti da donatori regolari, sporadici e dai lasciti testamentari.
Tra diritti e innovazione
Secondo l’ultimo rapporto Istat, in Italia, sono oltre 360 mila le persone affette da disabilità alla vista e/o all’udito. Si tratta di una fascia di popolazione che spesso rischia di rimanere invisibile, confinata e costretta all’isolamento. Per questo l’azione della Lega del Filo d’Oro si è mossa anche sul piano istituzionale, rilanciando il tema del pieno riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche. Tra i momenti più significativi, la presentazione alla Camera del “Manifesto delle persone sordocieche” e la partecipazione al primo G7 sulla disabilità, tenutosi ad Assisi. Allo stesso tempo, l’attenzione per l’innovazione rimane al centro delle attività della Fondazione. Ne è un esempio l’organizzazione della terza Conferenza Internazionale sulle Tecnologie Assistive, che ha riunito esperti da tutto il mondo per discutere di nuove soluzioni in grado di migliorare l’autonomia e l’inclusione sociale.
«Tutto quello che abbiamo fatto non è abbastanza»
Il Bilancio Sociale, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, rappresenta anche uno strumento per analizzare quanto fatto. «Non è un obbligo burocratico», ha spiegato Clodia Vurro, docente dell’ateneo milanese e responsabile scientifica del progetto, «ma un’occasione per capire se le azioni messe in campo sono allineate ai bisogni reali e per migliorare il percorso futuro». E come spiega anche il presidente Bartoli «Il problema di questo bilancio è che tutto quello che abbiamo fatto non è abbastanza, dobbiamo fare di più, dobbiamo ridurre i tempi di attesa».
Foto di copertina: sito web Lega del Filo d’Oro