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«In tutti i sensi» 13 milioni di italiani prigionieri di barriere. La ministra Locatelli: «siamo indietro e bisogna correre» – il podcast

Chi ne parla le chiama barriere: architettoniche, informatiche, sensoriali, culturali. Chi le vive le definisce ostacoli alla dignità. La terza puntata del progetto di Open in collaborazione con la Lega del Filo d'Oro

Sono 13 milioni le persone che oggi in Italia vivono con una disabilità. 13 milioni di esseri umani per cui il diritto di scegliere tutti i giorni se muoversi prendendo l’autobus, il treno, l’auto o scendendo semplicemente in strada si è trasformato ormai da decenni in un privilegio a cui aspirare. 13 milioni di persone per cui passeggiare in un parco, andare in farmacia, leggere un articolo di giornale rappresentano tentativi complicati di stare in un mondo che in fondo non le prevede. Chi ne parla le chiama barriere: architettoniche, informatiche, sensoriali, culturali. Chi le vive le definisce ostacoli alla dignità. Dignità di scegliere dove andare, quali luoghi visitare, cosa leggere, che concerto ascoltare, che vacanza fare. In sostanza che vita vivere.

Attraverso le voci di chi vive sulla propria pelle il peso di barriere, prima culturali e poi anche fisiche, la terza puntata di In tutti i sensi, il podcast di Open in collaborazione con Lega del Filo d’Oro, racconta cosa voglia dire nell’era della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, non essere previsti. A farlo è Matilde Laurìa, campionessa paralimpica italiana di judo; Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche e Valentina Tomirotti, giornalista in sedia a rotelle e attivista sui temi della disabilità. Al tavolo guidato dalla giornalista Giada Giorgi anche la Ministra delle Disabilità Alessandra Locatelli e il Presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli.