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Vitalizi, i 5 Stelle tornano alle vecchie battaglie: «Ripristinarli è un insulto alla dignità»

15 Luglio 2025 - 17:58 Ugo Milano
vitalizi movimento 5 stelle
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I pentastellati alla Camera promettono guerra alla proposta di alcuni ex deputati. Patuanelli: «Non ci faremo trovare impreparati»

Il Movimento 5 Stelle è deciso a difendere uno dei pilastri storici del loro programma. Era il 2018 quando una delibera dei pentastellati cancellò il vitalizio per come lo si era sempre conosciuto, trasformandolo in una sorta di pensione decisamente ridotta. E questa manovra aveva sin da subito attirato le critiche di oltre 1300 ex parlamentari che ancora promettono battaglia per riottenere l’assegno mensile. Tra questi figure che spaziano su tutto lo spettro politico: da Mario Landolfi, a Carmelo Briguglio, anche Mario Capanna e l’ex attrice hard Ilona Staller Il Movimento 5 Stelle lancia l’allarme e torna sulle barricate: «Sta andando in scena un vero e proprio assalto per riprendersi il vitalizio», denuncia il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli. «Sono gli stessi che non hanno mai accettato quella battaglia di civiltà e giustizia portata avanti con la Presidenza Fico. Ripristinare i vitalizi ora, con il Paese in difficoltà, sarebbe un insulto ai cittadini».

Patuanelli: «Nel palazzo c’è solo chi pensa ai privilegi»

Ora, secondo il M5S, si tenta un passo indietro. «È una pretesa indecente – attacca il vicepresidente del Movimento Michele Gubitosa – Non se ne dovrebbe nemmeno discutere. Chi oggi rivuole il vitalizio dovrebbe avere il coraggio di spiegare le sue ragioni a chi fa la fila per una visita o per un pasto caldo. Noi non lo permetteremo». Il rischio, secondo i pentastellati, è quello di «dire al Paese che mentre fuori c’è chi fa sacrifici veri, dentro il Palazzo c’è chi pensa solo a riprendersi vecchi privilegi». «Difendiamo quella delibera – ribadisce Patuanelli – perché difendiamo un principio: chi ha avuto l’onore di rappresentare i cittadini non può e non deve trasformare quell’onore in una rendita a vita».




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