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Lovaglio a Bloomberg TV: «Cercheremo un nuovo AD per Mediobanca»

16 Luglio 2025 - 13:00 Stefania Carboni
lovaglio
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L'amministratore delegato di Banca Monte Paschi di Siena dà il benservito ad Alberto Nagel. E punta al 66 per cento delle azioni. «Dovremo cercare una figura brillante e internazionale»

In un’intervista su Bloomberg TV, l’amministratore delegato di Banca Monte Paschi di Siena Luigi Lovaglio dice che è fiducioso che l’offerta su Mediobanca andrà in porto. E annuncia che dopo l’Ops su piazzetta Cuccia, cercheranno «un nuovo top manager per Mediobanca». Lovaglio reputa normale che il management di Mediobanca sia contrario all’Ops e «non interessato all’operazione» con «difficoltà» ad aderire, aggiunge l’amministratore delegato di Mps. Sul ruolo dei grandi azionisti privati di Mps come il gruppo Caltagirone e Delfin, Lovaglio risponde che «sono a sostegno dall’inizio» dell’operazione, «ma non c’è mai stata nessuna interferenza nelle mie attività».

«Nagel? L’ho chiamato e non mi ha risposto»

Al momento l’ad di Mediobanca è Alberto Nagel. «Mi sembra evidente che Nagel (attuale Ceo di Mediobanca, Ndr.) non sia interessato all’operazione: l’ho chiamato e non mi ha risposto», ha aggiunto Lovaglio. «Dovremo cercare una figura brillante e internazionale, sono sicuro che sarà un profilo eccellente e saprà legare il team attorno a lui», conclude l’amministratore delegato di Monte dei Paschi, aggiungendo di non avere già ipotesi sui possibili nomi.

«Puntiamo al 66 per cento delle azioni»

Secondo quanto spiegato da Lovaglio il controllo di Mediobanca è già raggiungibile con il 35% delle azioni, ma è fiducioso che l’offerta porterà oltre al 66%. «Siamo pienamente determinati e convinti che otterremo più del 66% nell’accordo. Chiaramente c’è un tecnicismo che impone di fissare una soglia minima e il 35% è il livello che in ogni caso ci consentirà di avere il controllo effettivo», sottolinea. Non solo, il brand Mediobanca sarà mantenuto. «Tra cinque anni voglio una banca che sia sicuramente uno dei protagonisti del mercato italiano. Mantenere la nostra posizione di terzo operatore e cercare anche di espandere il mercato, in qualche modo — almeno con Compass — anche fuori dall’Italia», ha spiegato l’ad secondo cui la chiave del successo sarà avere anche il supporto di Mediobanca.

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