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Inchiesta Milano, Meloni: «Dimissioni Sala? Mai pensato sia automatismo con avviso di garanzia». Schlein chiama il sindaco

17 Luglio 2025 - 21:06 Ugo Milano
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Il primo cittadino, indagato nella maxi-inchiesta sulla gestione urbanistica, riferirà lunedì 21 luglio in Consiglio comunale. L'assessore Tancredi, anche lui indagato: «Pronto a lasciare la giunta»

Dopo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, anche la premier Giorgia Meloni prende le difese di Beppe Sala. «La mia posizione è quella che ho sempre su questi casi: penso che la magistratura debba fare il suo corso, e per quello che riguarda il sindaco, io non sono mai stata convinta che un avviso di garanzia porti l’automatismo delle dimissioni – ha affermato -. È una scelta che il sindaco deve fare sulla base della sua capacità, in questo scenario di governare al meglio. Non cambio posizione in base al colore politico degli indagati». Così la presidente del Consiglio sull’indagine sull’urbanistica a Milano, in un’intervista al Tg1. La segretaria dem, Elly Schlein, ha telefonato il primo cittadino del capoluogo lombardo per esprimergli la sua solidarietà e vicinanza: la conferma arriva da fonti Pd.

Tancredi: «Pronto a dimettermi». Lunedì Sala riferirà in Consiglio

Nel frattempo, l’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, per cui la Procura di Milano ha chiesto gli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione urbanistica, ha detto al sindaco Giuseppe Sala, anche lui indagato, di essere «disponibile a dimettersi». Lo riporta Ansa, che cita ambienti vicini all’assessore. Nel frattempo, il primo cittadino del capoluogo lombardo lunedì 21 luglio riferirà in Consiglio comunale. Sala è indagato, nell’ambito delle indagini della Procura sull’urbanistica milanese, con le ipotesi di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone, relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del Pirellino dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. Oggi si è svolta anche una riunione di giunta a Palazzo Marino e gli assessori hanno espresso la loro solidarietà a Sala che, scrive il Corriere della Sera, è apparso provato dalla vicenda.

Bagarre in consiglio comunale, proteste dell’ opposizione

Momenti di tensione si sono verificati oggi – giovedì 17 luglio – in Consiglio comunale a Milano durante la seduta d’aula. La bagarre è scoppiata al termine dell’intervento del consigliere e capogruppo della Lega Alessandro Verri, quando dai banchi dell’opposizione sono stati sollevati cartelli con la scritta «dimissioni Beppe Sala». I consiglieri hanno quindi abbandonato i loro posti occupando simbolicamente il centro della sala, nonostante i ripetuti richiami all’ordine della presidente del consiglio comunale Irene Buscemi, che ha invitato più volte i presenti a rientrare nei banchi. La protesta si è conclusa quando la vicesegretaria della Lega ed eurodeputata Silvia Sardone ha poggiato uno dei cartelli sullo scranno del sindaco, oggi assente in aula.

Lega e Forza Italia protestano davanti al Comune

Fuori da Palazzo Marino a Milano, prima del Consiglio comunale, I consiglieri di opposizione (Lega e Fratelli d’Italia) sono tornati a chiedere le dimissioni di Sala. Tra i presenti, il leghisti Silvia Sardone e Samuele Piscina, i rappresentanti di FdI, Riccardo Gruppo ed Enrico Marcora, assieme ad altri cittadini e comunali dei due partiti.

Maxi-inchiesta urbanistica Milano: 74 gli indagati

Da quanto si è saputo gli indagati al momento sono 74. Le accuse che vanno dalla corruzione al falso, dall’abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino all’induzione indebita

Assessore, costruttore e archistar: chi sono

L’inchiesta sull’urbanistica che sta terremotando Milano, stando agli atti della Procura, ha due indiscussi front man: Giancarlo Tancredi e Manfredi Catella. Il primo, nato a Milano nel 1961, è assessore comunale alla Rigenerazione urbana dal 2021 ed è laureato in architettura. Catella, nato a Livorno nel 1968, è invece il fondatore del gruppo Coima, il colosso immobiliare che ha cambiato profilo alla città. Ma è bene accendere i riflettori anche su altri personaggi che hanno alimentato – per dirla con le parole del procuratore Marcello Viola – una «incontrollata espansione edilizia», «nella cornice di un’azione amministrativa viziata da una corruzione circolare». Il primo è Giuseppe Marinoni, presidente fino allo scorso aprile della commissione Paesaggio del Comune. Per gli inquirenti emergerebbe la «sua mancanza di indipendenza, ricattabilità e cedevolezza alle pressioni del sindaco» Sala. Nato nel 1961 a Milano, Marinoni è architetto e Ceo di StudioMarinoni srl, che si occupa «di pianificazione e progettazione urbana, progettazione architettonica e paesaggistica». Proprio l’attività dello studio potrebbe costituire il rischio di un conflitto di interessi tra incarico politico e attitudini professionali. Nel 2011 ha fondato anche la casa editrice SMOwnPublishing.

Nell’inchiesta appare anche il nome di Giacomo De Amicis, altro membro della commissione Paesaggio, con il quale, secondo gli atti della procura, Marinoni si sarebbe «confidato». Per gli inquirenti, malgrado la Torre Botanica di Boeri fosse «fortemente impattante», e nonostante la commissione avesse dato pareri contrari nel 2023, i due hanno preferito, scrive la Procura, «cedere alle pressioni indebite di Boeri, Catella e Tancredi», e dare un parere favorevole. De Amicis, architetto, è nato a Milano nel 1968. È titolare della “De Amicis architetti”, lo studio – si legge sul sito – che «promuove il valore aggiunto del progetto architettonico: culturalmente italiano, contemporaneo, differente, contaminato, specifico». Altro personaggio chiave nell’inchiesta è l’architetto Alessandro Scandurra, anch’egli componente della commissione Paesaggio. Ha un profilo Instagram personale seguito da oltre 4.700 follower, sul quale pubblicizza un proprio podcast sulla «città che cambia». Secondo i pm, che ne hanno chiesto l’arresto, sarebbe riuscito a incassare parcelle ingentissime, fino a due milioni e mezzo di euro.

ANSA / MOURAD BALTI TOUATI | L’Assessore alla Rigenerazione Urbana e Urbanistica Giancarlo Tancredi nel chiostro di Palazzo Marino a Milano, 13 ottobre 2021

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