Colto da malore sul parapendio, precipita in una piscina: muore Felix Baumgartner, il base jumper che aveva conquistato lo spazio in caduta libera


Sono passati tredici anni dal giorno in cui Felix Baumgartner aveva iscritto il suo nome nel libro dei record e nella lista degli indimenticabili, lanciandosi da un pallone aerostatico a quasi 39 chilometri di altezza. Ci è voluto un malore in volo per fermare il re dei base jumper e dei lanci estremi, mentre con il suo parapendio stava sorvolando Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo nelle Marche. Il 56enne austriaco ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato in una piscina di una struttura del piccolo comune del Fermano, ferendo (non gravemente) una ragazza. Secondo quanto si apprende, già prima dell’impatto Baumgartner era andato in arresto cardiaco, perdendo la vita.
Chi era Felix Baumgartner, i lanci da record dell’uomo «senza paura»
È precipitato intorno alle 16 di oggi, giovedì 17 luglio, da quel cielo che una manciata di anni fa aveva dominato, compiendo una delle imprese più indimenticabili degli ultimi tempi. Era il 14 ottobre 2012 quando, vestito come un astronauta e griffato Red Bull, Baumgartner si era lanciato dalla stratosfera. Nel suo volo di caduta, terminato con un atterraggio perfetto nel New Mexico meno di 5 minuti dopo, aveva raggiunto la velocità di 1.357,64 km/h, diventando il primo uomo a infrangere la barriera del suono. Il 56enne austriaco aveva così coronato una carriera in cui aveva inanellato lanci al confine dell’impossibile, come quelli dalle Petronas Towers di Kuala Lumpur e dal Cristo Redentore di Rio de Janeiro. Nel 2003 aveva attraversato il Canale della Manica in caduta libera, utilizzando solo un’ala in fibra di carbonio.