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Gaza, nuovi raid di Israele sulla Striscia: almeno 14 morti. Papa Leone XIV al telefono con Netanyahu: «Subito la tregua»

18 Luglio 2025 - 14:22 Alba Romano
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Il cardinale Pizzaballa e il patriarca Teofilo entrano a Gaza con 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile. Tajani chede di garantire la massima sicurezza

«Nella mattinata, Leone XIV ha ricevuto, nella residenza di Castel Gandolfo, una telefonata da parte di Benjamin Netanyahu», primo ministro israeliano in seguito all’attacco militare dell’Idf avvenuto giovedì 17 luglio che ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Così una nota della sala stampa vaticana. Il Pontefice, nella telefonata, «ha rinnovato il suo appello affinché venga ridato slancio all’azione negoziale e si raggiunga un cessate il fuoco e la fine della guerra. Ha espresso nuovamente preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria della popolazione a Gaza, il cui prezzo straziante è pagato in modo particolare da bambini, anziani, persone malate». «Il Santo Padre ha, inoltre, ribadito l’urgenza di proteggere i luoghi di culto e soprattutto i fedeli e tutte le persone in Palestina e Israele».

Tajani chiede di garantire la sicurezza del cardinale Pizzaballa

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto formalmente a Israele di interrompere le azioni militari sulla Striscia di Gaza e di garantire la massima sicurezza al cardinale Pierbattista Pizzaballa e al patriarca Teofilo III, entrati oggi, venerdì 18 luglio, a Gaza con 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile. Tajani ha espresso la propria preoccupazione per la sicurezza dei patriarchi in una nota della Farnesina, che ha poi riportato anche sul proprio profilo X. Intanto, continuano i raid di Israele nella Striscia. Secondo gli ultimi aggiornamenti, almeno 14 persone sarebbero morte tra Khan Younis, a sud del territorio e Jabalia, a nord.

L’appello di Antonio Tajani

«Il governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione», ha scritto Tajani in un messaggio su X. Poi ha aggiunto: «Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco. La guerra a Gaza deve cessare. Bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico, per fermare gli attacchi che coinvolgono i civili, liberare tutti gli ostaggi israeliani e far entrare gli aiuti necessari».

I patriarchi a Gaza dopo il raid sulla chiesa

L’appello di Tajani arriva mentre Pizzaballa e Teofilo sono entrati nella Striscia, all’indomani di un attacco che ha colpito il complesso della Chiesa della Sacra Famiglia. La missione dei due capi religiosi è pastorale e umanitaria: durante la permanenza incontreranno i membri della comunità cristiana locale, porteranno solidarietà, e valuteranno di persona le necessità materiali e spirituali di una popolazione provata da mesi di guerra. «Il Patriarcato Latino rimane saldo nel suo impegno nei confronti della comunità cristiana e dell’intera popolazione di Gaza. Non saranno dimenticati, né abbandonati», si legge in una nota del Patriarcato, che ha anche riportato che Papa Leone XIV avrebbe chiamato il Cardinale e il Patriarca per offrire loro il proprio sostegno.

Raid notturni su Khan Younis e Jabalia: almeno 14 morti

Nel frattempo, una nuova ondata di raid israeliani ha colpito la Striscia nella notte. Secondo fonti delle autorità palestinesi, almeno 14 persone sono rimaste uccise nei bombardamenti. Gli attacchi si sono concentrati nelle zone di Khan Younis, nel sud, e Jabalia, a nord. La situazione umanitaria continua a peggiorare, con ospedali al collasso e scorte di beni essenziali ormai esaurite.

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