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Buoni pasto per i collaboratori, 800 euro al mese in più di rimborsi spesa. Più mostre con Giuli e un corso di IA per tutti. Ecco i desideri dei deputati

22 Luglio 2025 - 22:48 Sofia Spagnoli
Bouvette Camera
Bouvette Camera
Tutte le richieste degli onorevoli fatte al collegio dei Questori con gli ordini del giorno sul bilancio interno. C’è pure un meloniano che vuole fare sparire la plastica e una leghista che vuole pubblicare i piatti poveri che mangia per evitare polemiche sulla casta. E una grillina chiede che commessi e camerieri imparino la manovra di Heimlich per non morire soffocata dal boccone

Aumentare di circa 830 euro lo stipendio dei deputati per allinearli allo status dei senatori. Eliminare le bottigliette di plastica installando erogatori d’acqua potabile. Incrementare il numero dei buoni pasto. Quella che a prima vista potrebbe sembrare una lista dei desideri è in realtà l’insieme degli ordini del giorno presentati dai gruppi parlamentari nell’ambito del bilancio di previsione 2025 della Camera dei deputati. Si tratta di un documento che stabilisce spese, risorse e linee di gestione economica di Montecitorio per l’anno successivo. Ogni gruppo parlamentare ha la possibilità di proporre modifiche o integrazioni sotto forma di ordini del giorno, che poi vengono discussi e votati in Aula. Il fascicolo con le proposte ha iniziato a circolare oggi tra i deputati, mentre il voto è previsto per domani. E come accade ogni anno, accanto alle voci tecniche e agli aggiustamenti ordinari, non mancano richieste che fanno discutere. E altre sorridere.

I deputati vogliono stipendi più alti

Uno dei punti su cui si chiede di intervenire è quello degli stipendi dei deputati. A farsi portavoce della questione è Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, deputato di FdI, che in un ordine del giorno a sua firma ricorda come, «nell’ambito di un sistema bicamerale paritario, sussistano tra i due rami del Parlamento numerosi istituti comuni», compresi quelli che riguardano lo status del parlamentare. Che in soldoni si traduce nella richiesta di adeguamento salariale per i deputati. Attualmente, infatti, i deputati percepiscono un’indennità netta leggermente inferiore rispetto ai senatori. I senatori ricevono un’indennità netta attorno ai 5mila euro, una diaria di 3.500 euro e rimborsi spese mensili per circa 4.180 euro, mentre i deputati si fermano a un’indennità simile ma con diaria e rimborsi spese più bassi, rispettivamente 3.503 euro e 3.690 euro. Anche i rimborsi per taxi e telefonini sono più elevati per i senatori, contribuendo così a un gap economico che, secondo Rampelli, va colmato. Da qui la proposta del deputato di Fratelli d’Italia: aumentare lo stipendio mensile dei deputati di 828,89 euro, per riallinearli al trattamento economico previsto per i colleghi di Palazzo Madama.

Usare Montecitorio come un museo

Poi c’è chi vorrebbe trasformare Montecitorio in una specie di museo. L’idea arriva da Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Cultura, che in un odg propone di valorizzare la sede della Camera con eventi, opere e percorsi espositivi permanenti. L’occasione è quella dei cento anni del conto deposito dei prestiti museali presso Montecitorio, da celebrare con una mostra temporanea e il rilancio del progetto del Museo della Camera dei deputati (MUCAD). Ma non solo: tra le proposte anche nuovi allestimenti nel Corridoio dei Busti, nella Galleria dei Presidenti e nel portico di Vicolo Valdina, con distanziatori, teche e strutture di allestimento.

L’idea M5s di azzerare gli sprechi alla bouvette

Alessandro Caramiello, deputato del Movimento 5 Stelle, chiede alla Camera «azioni più virtuose» per contenere gli sprechi nella bouvette e nella mensa di Montecitorio. L’obiettivo è evitare che il cibo avanzato finisca nei cassonetti: per questo propone di «promuovere accordi con associazioni» e permettere «l’utilizzo del cibo avanzato per scopi caritatevoli».

Più soldi ai gruppi parlamentari per i buoni pasto

Parlando sempre di cibo, c’è chi chiede l’aumento dei buoni pasto. La proposta arriva da Alleanza Verdi e Sinistra, a firma di Mari, Zaratti e Zanella. Nel testo si chiede di «valutare l’opportunità di disporre un incremento del contributo finanziario annuale ai gruppi parlamentari, finalizzato all’assegnazione di buoni pasto ai propri dipendenti», sottolineando come l’attuale importo «non sia stato oggetto di adeguamenti almeno parziali nel corso degli anni, anzi, sia stato ridotto, passando da 31,5 milioni di euro a 30,87 milioni nel 2025».

Corsi di Intelligenza artificiale per i deputati

Un tema che torna spesso è quello dell’aumento dei fondi per i gruppi parlamentari, ritenuto necessario perché «crea uno svantaggio concreto in termini di dotazione economica, con effetti negativi sull’organizzazione interna e sulle attività istituzionali dei gruppi», si legge in un ordine del giorno firmato da Alessandro Colucci, Noi Moderati. A tal proposito, c’è poi chi propone l’introduzione di un contributo aggiuntivo indirizzato sempre ai Gruppi parlamentari dedicato a «sostenere e migliorare la formazione del personale sull’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale». E’ la proposta che arriva da Stefano Vaccari e Andrea De Maria del Pd.

Il corso sulla manovra di Heimlich per i commessi

E chi lo sa come può andare un pranzo in mensa o un boccone alla bouvette: può sempre capitare che vada di traverso. Per questo arriva un ordine del giorno a firma di Carla Giuliano, deputata del M5S, che propone di organizzare corsi pratici sulla manovra di Heimlich, la tecnica salvavita per liberare le vie respiratorie in caso di soffocamento. L’obiettivo è formare tutto il personale della Camera, in particolare chi somministra cibo e bevande, ma anche deputati e collaboratori.

La guerra contro la plastica del meloniano

C’è anche un meloniano che punta a far sparire la plastica da Montecitorio: Alessandro Urzì, che in un ordine del giorno chiede di «giungere all’eliminazione totale dell’uso di plastica in tutti i locali della Camera dei deputati», con particolare riferimento a «bottiglie, contenitori e imballaggi in plastica nei bar, buvette, mense, ristorazione e distributori automatici, oltre a posate, piatti, bicchieri e ogni altro oggetto monouso in plastica». Una battaglia che potrebbe trovare (in parte) soluzione in un odg dei 5 Stelle: la pentastellata Ilaria Fontana chiede di «risolvere i problemi collegati alla sospensione dell’uso delle colonnine di acqua, implementando in maniera adeguata i punti di erogazione per ripristinare il servizio».

Cosa mangiano i deputati ogni giorno

Poi c’è chi chiede maggiore trasparenza sulle spese alimentari a Montecitorio per «contrastare le ondate di demagogia ed il fenomeno dell’anti-casta». Laura Cavandoli della Lega spiega che «periodicamente l’ondata anti-casta alimenta indignazione nell’opinione pubblica per i prezzi ridotti dei pasti consumati, seppure si tratti di fake news». Insomma, per evitare brutte figure e attacchi a vuoto, chiede un rendiconto dettagliato delle consumazioni, così ogni deputato potrà dire esattamente cosa ha mangiato senza lasciare spazio a polemiche.

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