Gli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia:14 morti, migliaia di civili evacuati. Bangkok: «Potrebbe sfociare in una guerra»


Resta alttissima la tensione al confine tra Cambogia e Thailandia. Dopo le prime conferme di ieri che segnalavano almeno 12 morti a seguito agli attacchi lanciati dalle truppe cambogiane, oggi il bilancio sale a 14, secondo il Ministero della Salute della Thailandia. Da Phnom Penh, la capitale della Cambogia, fanno sapere che un civile di 70 anni sarebbe rimasto ucciso durante gli scontri e «cinque persone sono rimaste ferite durante i combattimenti con le forze thailandesi», ha affermato Meth Meas Pheakdey, portavoce della provincia di confine di Oddar Meanchey. Che soffino venti di guerra tra i due paesi del Sud-Est asiatico è stato proprio il primo ministro ad interim thailandese, Phumtham Wechayachai: «gli scontri transfrontalieri con la Cambogia, se la situazione dovesse degenerare, potrebbe sfociare in una guerra, anche se per ora rimane limitata agli scontri», ha detto Wechayachai ai giornalisti a Bangkok.
Evacuazioni di civili su entrambi i fronti
Da entrambi i fronti dello schieramento è in corso anche una massiccia operazione di evacuazione di civili dalle zone più calde del confine conteso. Il Ministero dell’Interno thailandese ha dichiarato che 138.013 persone provenienti da quattro province di confine sono state trasferite in rifugi protetti, e anche 428 persone ricoverate negli ospedali locali sono state evacuate. Lo stesso avviene in Cambogia, dove il portavoce della provincia dell’Oddar Meanchey, la zona in cui si stanno concentrando gli scontri, ha fatto sapere che1500 famiglie sono state evacuate.
Il primo ministro della Malesia: «Cessate il fuoco»
Secondo quanto riferito dal Guardian, il primo ministro della Malesia, Anwar Ibrahim, ha chiesto un «cessate il fuoco immediato» tra la Thailandia e la Cambogia ed ha offerto l’assistenza di Kuala Lumpur per facilitare il dialogo tra i due Paesi. In un post pubblicato su Facebook, Anwar ha affermato di aver parlato con il primo ministro cambogiano Hun Manet e il vice primo ministro thailandese Phumtham Wechayachai per esprimere le «preoccupazioni della Malesia per l’aumento delle tensioni lungo i confini dei due Paesi». Parlando in qualità di prossimo presidente dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, Asean, il premier ha affermato che la Malesia è «pronta ad aiutare e facilitare questo processo nello spirito dell’unità e della responsabilità congiunta dell’Asean». «Ho fatto appello a entrambi i leader affinché attuino immediatamente il cessate il fuoco per evitare il peggioramento del conflitto e aprano uno spazio per il dialogo pacifico e le soluzioni diplomatiche», ha scritto, aggiungendo di aver accolto con favore quelli che ha definito «gesti positivi e disponibilità dimostrati da Bangkok e Phnom Penh”»in risposta al suo appello.